lunedì 30 novembre 2015

Come proteggersi dai manipolatori. 2 parte


Come proteggersi dai manipolatori

7) A questo punto, dovete CHIEDERE AIUTO a qualcuno. Rivolgetevi a PERSONALE SPECIALIZZATO sull'argomento abusi: centri antiviolenza, psichiatri e psicologi specializzati sui manipolatori o sugli abusi familiari, sul mobbing, medici consapevoli del problema ecc. Una persona non specializzata finirebbe per arrecarvi solo del danno, fraintendendo e applicando i concetti a rovescio (magari, lasciandosi manipolare da M.!). Quindi, prendetevi il vostro tempo per cercare con attenzione (anche tramite Internet o conoscenti) qualcuno che faccia al caso vostro e vagliate con cura.

8) Quando poi vi presenterete davanti allo specialista, siate pronti: dovrete esservi preparati adeguatamente la descrizione dei vostri problemi. Evitate le lamentele: andate dritti al punto e siate il più spassionati e descrittivi possibile, apparendo così precisi, obiettivi e affidabili. L'ideale è preparare un DIARIO con date, episodi di abuso, dettagli precisi, circostanze esatte (lo so, si fa una fatica matta, perché la memoria non ci aiuta quando siamo traumatizzati e ricordare certi dettagli è un incubo: ma è per salvarvi!). Un manipolatore o una persona disturbata non è normalmente in grado di essere pacata, precisa e obiettiva, per cui, anche se all'inizio non potrete dimostrare al 100% quello che dite, farete un'ottima figura e questo sarà l'inizio di una rapporto fruttuoso col vostro terapeuta. Analogamente dovrete comportarvi con un avvocato (sceglietene uno che capisce e che morde!), un medico e chiunque possa veramente aiutarvi.


9) MANTENETE UN ATTEGGIAMENTO "SERENO": M. cerca in tutti i modi di isolare la sua vittima e di nascondere tutto, in modo paranoide. Gli abusi non amano la luce del sole...La reazione migliore, da parte della vittima, non è la ricerca di vendetta o altro, ma un atteggiamento positivo, assertivo; quindi:
- Se M. vi accusa ingiustamente, voi siate inattaccabili, ma riconoscete a chi va veramente la colpa;
- Se M. fa l'isterico / a, voi rimanete calmi e controllati;
- Se M. ricorre a generalizzazioni ingiuste, voi puntualizzate con precisione e documentazione;
- Se M. mira alla segretezza, voi coltivate comunicazione e trasparenza;
- Se M. vuole isolarvi, voi coltivate i rapporti sociali;
- Se M. si comporta in modo malvagio, voi siate pieni di benevolenza.
Quindi: date un'immagine positiva di voi stessi.
10) COLTIVATE CON GRANDE ATTENZIONE I RAPPORTI SOCIALI, MA BADATE A COLORO CON CUI VI CONFIDATE. La maggior parte delle persone ignora (o vuole ignorare) il problema dei manipolatori, per cui non pochi, anche in buona fede, potrebbero sminuire le vostre preoccupazioni, ignorarle, farvi sentire incompreso o inopportuno, se non addirittura "tradirvi" e andare a riferire al manipolatore stesso. Per questo motivo, a volte è quasi meglio confidarsi con qualcuno esterno alla vicenda, ma, soprattutto, qualcuno che sappia per esperienza che cosa vuol dire quello che vivete. In ogni caso, cercate di uscire dall'isolamento e coltivate i vostri rapporti sociali, proiettando l'immagine positiva di voi stessi descritta sopra. Dovete combattere una vera BATTAGLIA PER L'OPINIONE PUBBLICA, confidandovi in maniera misurata e accorta a seconda della persona che avete davanti e cercando di tirarla dalla vostra parte in proporzione al favore che quella persona può manifestarvi, ma sempre in maniera corretta e civile. In ogni caso, tirate dalla vostra parte, con spiegazioni valide, le persone più care, di cui vi potete fidare. Sicuramente, avrete bisogno del loro aiuto.

7) Infine, DOVETE ALLONTANARVI DAL MANIPOLATORE. Se si tratta di mobbing, dovete trovare un altro lavoro; se si tratta di un genitore, cercate sostegno, se potete, tra altri membri della famiglia e cercate di rifarvi una vita, appena siete maggiorenni, fuori dalla vostra famiglia; se siete sposati col manipolatore, mi spiace, urge divorziare. Lo so, io sono cattolica e credo nell'indissolubilità matrimoniale: ma quello che avete contratto non è un matrimonio: è una trappola. A proposito della vita di coppia con un manipolatore, infatti bisogna ricordare un dettaglio essenziale: quando M. sente di avere la vittima (non il coniuge) in suo potere (di solito dopo il matrimonio, ma anche dopo una qualsiasi data importante che gli conferisce potere: dopo l'inizio della convivenza, ad esempio, o dopo la nascita di un figlio), cambia drasticamente atteggiamento e rivela il suo vero io. "Ma lui / lei non era così...": quante volte l'ho sentito! E il povero coniuge - vittima a sforzarsi di resistere per ritrovare uno scampolo della persona che ha sposato...Analogamente, l'incoerenza di cui dà prova M. può indurvi a restare con lui quando vi incanta con le sue moine...per rabbonirvi e poi riprendere a maltrattarvi. Quante persone sono rimaste con un tiranno domestico, illudendosi di ritrovare la persona buona e dolce (?) di una volta... Ma quella persona non è mai esistita. Era una facciata di cartapesta. Ecco perché di solito, i matrimoni con M. sono INVALIDI. Ma, se aveste ancora dei dubbi, ritiratevi in silenzio, da soli, datevi il tempo di riflettere (magari, di pregare) e chiedetevi dov'è la verità della vostra vita: accanto a chi vi sta assassinando o altrove, così da potere ritornare voi stessi? Ancora una volta, LA VERITA' RENDE LIBERI.


Tuttavia, allontanarsi da un manipolatore deve essere fatto con cautela e la dott.ssa Nazare-Aga ha creato un vero protocollo per il divorzio. Se infatti, rivelate i vostri piani, M. ve li boicotterà a oltranza, fino a provocare, ad es., una vera e propria ALIENAZIONE PARENTALE (mettervi contro i figli per strapparveli) o a provocarvi altri danni, anche finanziari, agendo in maniera sleale. Non posso attardarmi qui sul soggetto, ma il divorzio da M. deve essere pianificato con attenzione e tenuto nascosto fino all'ultimo.

8) Infine...lo so che sarà un consiglio un po' confessionale, ma nasce dall'esperienza. PREGATE. Vi ricordo che sono sopravvissuta a una pletora di manipolatori. Quello che mi ha dato la forza di resistere è stata la preghiera. Voi dovete chiedere aiuto a uno specialista e i miei consigli, qui, da blog, non basteranno ad aiutarvi, no: ma anche lo specialista, per quanto vi possa consigliare e aiutare, non potrà darvi una cosa: la forza di andare avanti finché non sarà tutto finito. Nessuno, su questa terra, potrà insinuarsi in voi e darvi la forza di cui avete bisogno. Uno solo lo può: ed è Quello che è Amore infinito. In una lotta così tremenda, in cui rischiate letteralmente la vita, avete bisogno di amore: e solo Lui ve lo può dare. A tonnellate. Tante volte, ma proprio tante, sono entrata allo stremo delle forze o in preda all'ansia e all'angoscia, in una chiesa vuota e silenziosa, mi sono seduta e, a una certa distanza da me, c'era solo il lumicino acceso che indicava il Tabernacolo: e, incredibilmente, sempre, SEMPRE, sono poi uscita, una mezz'ora dopo, calma e rasserenata. Non era suggestione. La suggestione non ha effetti duraturi. Pregate l'Unico che può aiutarvi davvero. La preghiera mi ha salvato la vita, anche perché, ad ascoltarmi, c'era l'Unico che capiva veramente. Quel Qualcuno mi ha dato amore, capacità di ritrovare la mia autostima, di credere in me stessa e mi ha messo sulla strada di persone che potevano aiutarmi.
CercateLo, invocateLO e chiedeteGli aiuto.
Non mi resta altro da dire: solo, cercate di essere felici.

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