giovedì 19 novembre 2015

Sintesi delle subordinate latine. I


Sintesi delle subordinate latine I.

Infinitive
Cosa sono: corrispondono alle oggettive e, spesso, alle soggettive italiane; rappresentano una specie di grosso complemento oggetto della reggente.
A cosa servono: dipendono da verbi di dire, pensare, affermare, per esprimere contenuti di discorsi ecc.
Come si formano
 
Sogg. all'Accusativo + infinito
 
Consecutio: infinito pres. in contemporaneità con la reggente
(es. Caesar dicit se ducem esse: "Cesare dice di essere un comandante")
Caesar dicebat se ducem esse: "Cesare diceva di essere un comandante").
Inf. perf. in anteriorità.
(es. Caesar dicit se ducem fuisse: "Cesare dice di essere stato un comandante")
Caesar dicebat se ducem fuisse: "Cesare diceva di essere stato un comandante").
Inf.fut. in posteriorità
(es. Caesar dicit se ducem futurum esse: "Cesare dice che sarà comandante")
Caesar dicebat se ducem futurum esse: "Cesare diceva che sarebbe stato comandante").
 
Finali
Cosa sono: corrispondono alle finali italiane.
A cosa servono: a esprimere uno scopo, un fine.
Come si formano
 
Ut (ne nella negativa) + pres. o imperf. cong.
Quo sostituisce ut in presenza di comparativi. 
 
Consecutio
Pres. cong. dopo una reggente pres. (Es. Studeo ut discam, "studio per imparare")
Imperf.cong. dopo una reggente al tempo storico (es. Studebam ut discerem, "studiavo per imparare").
Consecutive
Cosa sono: corrispondono alle consecutive italiane.
A cosa servono: esprimono una conseguenza rispetto alla reggente.
Come si formano
 
Ut (oppure tam ut; sic ut; adeo ut; tantus ut; talis ut ecc.;) + cong.
Negativa: ut non (o quin)
 
Consecutio
In questi casi non si segue la consecutio perché le conseguenze sono imprevedibili rispetto alla reggente > si traduce col tempo corrispondente dell'italiano.
Es. Tam lassus eram ut aegrotatus erim, "Ero tanto stanco che mi ammalai", con perf. corrispondente al nostro pass.rem.
Relative
Cosa sono: corrispondono alle relative italiane.
A cosa servono: permettono di collegare due frasi tramite il relativo, applicato all'oggetto che collega le due proposizioni
Come si formano
 
Pronomi relativi (non solo qui, quae, quod) + indic. (proprie)
Interrogative indirette
Cosa sono: corrispondono alle interrogative indirette italiane.
A cosa servono: sono domande non dirette (quindi senza punto interrogativo) dipendenti da un verbo di domanda o da una frase analoga.
Come si formano
 
Pronomi o avverbi interrogativi + predicato al congiuntivo.
 
Consecutio
E' quella tradizionale
Contemporaneità a una reggente pres.: pres.cong. (es. quaero quis sit, "chiedo chi sia").
Anteriorità a una regg.pres: perf.cong. (es. quaero quis fuerit, "chiedo chi sia stato").
Posteriorità a un pres.: perifr.att. al pres. cong. (es. quaero quis futurus sit, chiedo chi sarà").
Contemporaneità a una regg. tempo storico: imperf.cong. (es. quaerebam quis esset, "chiedevo chi fosse")
Anteriorità a un tempo storico: piuccheperf.cong. (es. quaerebam quis fuisset, chiedevo chi fosse stato").
Posteriorità a un tempo storico: perifr.att. all'imperf.cong. (quaerebam quis futurus esset, "chiedevo chi sarebbe stato").

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