giovedì 12 novembre 2015

Come imparare (divertendosi) una lingua. 2 parte


Continua qui la serie dei miei consigli, nati dall'esperienza, per studiare una lingua straniera. Quindi, vediamo.

·         Per imparare una nuova lingua, la REGOLARITÀ DEL LAVORO è fondamentale. Parecchi fanno una mega-ingozzata, presi come sono dall'entusiasmo, nei primi giorni di studio, poi calano, calano, calano...finché abbandonano. Invece, studiare regolarmente è molto meglio. Il minimo sindacale per apprendere una lingua, senza dimenticare quanto già studiato, è di 3 ore la settimana; secondo alcuni calcoli, è necessario però compiere almeno 1000 ore di lavoro per padroneggiare davvero un idioma (2 o 3 anni, con 4 o 5 ore alla settimana). Non spaventiamoci: le ore possono aumentare considerevolmente con i consigli di pratica che troverete sotto! Infatti, possiamo trovare molti modi divertenti di apprendere una lingua, il che ci può motivare e, al tempo stesso, far guadagnare tempo. In generale, però, è molto meglio non stancarsi e dividere il lavoro in UNITÀ PICCOLE: mezz'ora, 45 minuti, poco meno di un'ora. Ma, se possiamo, anche 10 minuti potranno essere un aiuto eccellente e farci progredire, poco per volta, sempre di più. Possiamo allora programmare, settimana dopo settimana, il nostro lavoro, riempiendo con quantità modiche di lavoro anche SPAZI LIBERI LIMITATI (la PROGRAMMAZIONE SU AGENDA è un grosso aiuto).

·         VOCABOLARIO: il dizionario è fondamentale. Alcune mie colleghe non lo fanno usare in classe, ma non ho mai capito perché. Dato che non abbiamo la scienza infusa e che non disponiamo di un amico straniero attaccato alle nostre calcagna in pianta stabile, l’unica fonte da cui possiamo ricavare un mucchio di parole è il dizionario. In questo caso, io consiglio un buon vocabolario di media grandezza o anche uno ampio. Se avete intenzioni serie, riguardo alla vostra lingua d’elezione, potete anche “sopravvivere” per un certo periodo, con un vocabolarietto da turista fai da te (quello “no Alpitour!”), ma, prima o poi, dovrete investire in un buon dizionario, che può costare anche varie decine di euro. Ovviamente, dizionari ampi non sono disponibili per tutte le lingue: è piuttosto difficile trovarne uno ampio per, che so, lo slovacco. Per le lingue principali, però, non ci dovrebbero essere problemi. Una casa editrice che pubblica dizionari di ottima qualità un po’ per tutto è la Zanichelli (controllare il catalogo). Spesso presenta vocaboli di piccola, media e ampia grandezza, a seconda delle esigenze. Magari, agl’inizi potete limitarvi a quello medio. Per lingue più “strane” dovrete fare riferimento o a case editrici specializzate, o anche a dizionari speciali in lingue diverse dall’italiano (spesso in francese o inglese, o anche tedesco).

·         Per arricchire il lessico e, soprattutto, per memorizzarlo, ripassarlo e ripeterlo, è eccellente preparare (su carta o sul computer) un file - AGENDA contenente il vostro VOCABOLARIO, da aggiornare quotidianamente. Un file computerizzato ha però il vantaggio che potete farci delle aggiunte a ogni momento, rispettando l'ordine alfabetico.  L'ideale è prendere nota regolarmente delle parole con cui venite in contatto e il cui contesto vi ha colpito: le ricorderete meglio perché le situerete nel loro habitat naturale, il che accrescerà il numero delle connessioni mentali interessate. Inoltre, se la lingua che studiate presenta dei problemi di pronuncia (un caso per tutti: l'inglese) è bene annotare anche la TRASCRIZIONE FONETICA: esiste L'ALFABETO FONETICO, per questo, con cui consiglio di familiarizzarsi.

·         L'apprendimento del lessico può essere facilitato dal fatto che molte radici di parole sono presenti un po' ovunque, anche in lingue di famiglie diverse. Per esempio, flag significa bandiera anche in russo, mentre gatto diventa cat in inglese, chat in francese, kot in russo e Katze in tedesco. Quindi, esistono parole simili anche tra famiglie molto diverse, come quella neolatina, germanica, slava o celtica. Osservare queste somiglianze e capire  (o almeno intuire) i processi fonetici che le hanno provocate può aiutare moltissimo a ricordare parole nuove anche difficili, senza contare che può risvegliare la nostra creatività e rendere più dinamica la nostra percezione e intelligenza. D'altro lato, esistono anche parecchi prestiti (specie dal latino, o dal greco, ma non solo) che accomunano lingue diverse, specie parole di carattere culturale o astratto (ad es., poesia, letteratura, filosofia ecc.), il che può facilitare ulteriormente il compito.

·         Perciò, imparare lingue appartenenti alla stessa famiglia può essere nettamente più facile (per esempio, spagnolo e portoghese): in questa maniera si possono facilmente accumulare più lingue!

·         Per cercare quindi grammatiche, dizionari e bibliografia specializzata sulla vostra lingua, dovrete dedicare un pomeriggio a una SERIA RICERCA: sui cataloghi online delle biblioteche, sui cataloghi delle librerie, su Internet ecc. Ma è un tempo usato in modo prezioso e che rende.

·         Nel XXI secolo, il materiale disponibile per apprendere una lingua straniera è, a dire la verità, immenso: specie su INTERNET E NEL SETTORE DEI MULTIMEDIALI. Il materiale multimediale è fondamentale per apprendere una lingua (e, anche su Internet o Youtube, si può trovare una marea di roba), perché permette un approccio multifunzionale, tale da fare migliorare le 4 abilità (lettura, ascolto, produzione scritta e, nei programmi migliori, anche orale). Qui vi indico dei canali disponibili su Internet e molto interessanti a questo proposito.

·         Livemocha: è una chat in cui si entra gratis e cui si partecipa come una specie di "borsa del tempo": io metto a disposizione della comunità (che è internazionale) quel che so e correggo gli esercizi degli altri, mentre qualcuno li corregge a me. Bisogna quindi investire un po' di tempo per gli altri, ma è efficace, ben fatto e gratis. Per le ragazze: evitate quelli che entrano in chat solo per attaccare bottone con voi.

·         Babbel: piattaforma a pagamento (alcuni euro al mese), ben fatta, con numerosi esercizi, ma non in tutte le lingue garantisce gli stessi livelli di sviluppo (per esempio, il russo è ridotto al corso principianti); inoltre, l'apprendimento, a mio avviso, può essere rallentato dal gran numero di ripetizioni: ma questo può essere anche un vantaggio.

·         Rosetta stone: piattaforme acquistabili online (in CD o con accesso al sito), molto ben fatte, che seguono lo stile di apprendimento dei bambini, per associazioni di idee spontanee e con la pratica; forse però è un po' sacrificata la parte grammaticale, comunque necessaria, per cui bisogna integrare il tutto con un buon manuale. L'acquisto può avvenire solo via Internet e i CD costano parecchio (si trovano però anche sconti in certi periodi).

·         Programmi specifici in acquisto abbondano: è bene guardarsi intorno e farsene un'idea esauriente prima di decidere cosa prendere, leggendo attentamente la loro presentazione e operando confronti. Inoltre, si possono trovare anche piattaforme gratuite su Internet: per esempio, dato che lo slovacco non lo studia quasi nessuno, l'Accademia per la Lingua Slovacca mette a disposizione vario materiale su Internet; ma possibilità analoghe esistono anche per il francese o altri idiomi, basta fare una ricerca accurata.

·         Una delle maniere migliori per praticare una lingua a livello orale (per ascoltarla e parlarla) è quella di...PRATICARLA, appunto. Cioè, bisogna trovare degli AMICI per mantenersi in esercizio. L'ideale sarebbe averli in loco, cioè nella nazione dove la lingua che studiate viene parlata: se si tratta di una lingua europea, come inglese, francese e spagnolo, contatti frequenti con loro sarebbero abbastanza facili. Per il tedesco io avevo degli amici in Baviera (trovati quando sono finita all'ospedale con una gamba rotta), per il francese sono stata in Svizzera per un po', per l'inglese avevo il mio ex (Americano). La cosa diventa un po' più difficile per le lingue di paesi lontani (che so, arabo o cinese), ma, nel mondo globalizzato di oggi, con i nuovi mezzi di comunicazione, specie quelli informatici, non è per niente impossibile (avete Skype?). Però, a dire il vero, trovare un Cinese o un Arabo da queste parti non è per niente arduo, anzi. Insomma, cercate delle AMICIZIE e dei contatti (magari anche tramite web, seppur con la dovuta PRUDENZA: non sapete mai chi c'è dall'altra parte) che parlano la lingua di vostro interesse.

·         PARLARE? Certo, ma...parecchi di noi, all'idea di parlare con degli autoctoni o dei madre-lingua, hanno semplicemente paura! Perché temono di fare errori. Ecco perché parecchi dei nostri ragazzi, una volta a Londra (anche dopo anni di inglese a scuola) non spiccicano parola, neanche per prendere il mitico autobus rosso a due piani. Invece...bisogna imparare a BUTTARSI. Gli errori sono normali ed è ovvio che li commetta chi sta imparando! Più insisterete con coraggio, più farete pratica e diverrete sereni. Anzi: praticare una nuova lingua può stimolare enormemente la nostra autostima. In generale, è bene non incaponirsi troppo ad evitare quel determinato errore (col tempo, la cosa passerà da sé), né a capire tutto alla perfezione - se sfugge qualche dettaglio di pronuncia o grammatica - da subito. Con L'ESERCIZIO, poco per volta molti problemi si risolvono e, comunque, bisogna essere realistici: SBAGLIARE È NORMALE.

·         Lo studio di una lingua richiede comunque una notevole SISTEMATICITÀ. Bisogna lavorare regolarmente e con costanza, senza frette eccessive. Soprattutto, bisogna insistere per un certo periodo nello studio (almeno un anno), altrimenti non si raggiungerà uno stadio di conoscenza tale da garantirci un'autonomia sufficiente; in tal caso, con  una pausa lunga si scorderebbe rapidamente tutto quanto è stato imparato. Raggiunto quel livello di autonomia, saremo comunque invogliati a continuare e avremo molte più occasioni a disposizione per insistere nel nostro apprendimento.

·         Diceva il buon vecchio Alfieri che la FORZA DI VOLONTÀ può portare ovunque ("Volli, sempre volli e fortissimamente volli"….), tanto che, per apprendere l'italiano adeguatamente (lui era di madrelingua francese) si faceva incatenare al tavolino dove studiava dal suo servo. Ora, non è necessario esagerare a tal punto, ma di certo, bisogna imparare a COLTIVARE LE OCCASIONI per imparare una lingua. Da qualche parte ho letto che una ragazza finlandese, che abitava in una fattoria, con bambina neonata e persino degli animali da accudire, trovava praticamente ogni momento libero per imparare il russo: con successo. Vediamo adesso alcune idee.

·         Primo: usare i TEMPI MORTI (ma quelli possono essere sfruttati anche per altri scopi). Per esempio, si può sfruttare il podcast (oppure, come faccio io, la registrazione sul mio cellulare) per ripassare quando si è in una sala d'attesa, o alla fermata dell'autobus. Si può anche approfittare per leggere un giornale o una fotocopia in lingua straniera, per ripetere mentalmente, oppure per trovare qualcosa sullo smartphone. E' persino possibile ascoltare degli audio mentre ci si allena o si fa ginnastica! Il punto è trovare i tempi vuoti e, poi, avere sufficiente fantasia (e determinazione) per identificare le maniere di riempirli.

·         E' poi possibile moltiplicare a oltranza le occasioni per apprendere: leggere i GIORNALI in lingua (anche quelli online), oppure dei veri e propri LIBRI, a partire da quelli più SEMPLICI (per esempio, quelli per bambini o ragazzi, fiabe e simili); in certi casi, è persino possibile interessarsi alla CUCINA del posto o frequentare ristoranti etnici (magari parlando con camerieri e proprietario)! Oppure, per esempio, è possibile usare una lingua straniera anche sulle applicazioni informatiche, come sul browser, su computer; leggere le istruzioni per l'uso degli apparecchi, o anche gl'ingredienti sulle scatole di cibo.  Su INTERNET, poi, il materiale non manca. Infine, si possono vedere FILMS in lingua (con sottotitoli originali: è molto meglio e si evita di fare confusione con la traduzione), oppure, anche serie TV (le telenovele sono fenomenali per lo spagnolo o il portoghese e se ne trovano di intere su Youtube; Masha e l'orso va benissimo invece per il russo), il telegiornale, pubblicità ecc. Infine, ci sono le CANZONI (specie per le lingue europee), da canticchiare in ogni momento.

·         Qualcuno prova anche con i POST-IT da attaccare un po' ovunque con il nome dell'oggetto corrispondente in lingua: ma non so, ho qualche dubbio. A parte il fatto che l'effetto finale sarebbe quello della casa di Macondo in Cent'anni di solitudine (dove i protagonisti appiccicano foglietti dappertutto, perché si stanno scordando i nomi delle cose), ci abbiamo provato una volta, io e una mia coinquilina (col lingala, mi pare), ma ci siamo arenate quasi subito: l'effetto in cucina era surreale. Ma se trovate una maniera "decente" di applicare il metodo...

·         Infine, possiamo coltivare i nostri HOBBIES in lingua, attraverso la lettura di siti dedicati, reperendo dei video su Youtube sull'argomento, tramite Pinterest, oppure anche componendo qualcosa (poesie, canzoni, fiabe e così via).

·         Un esercizio che ho praticato costantemente col tedesco e non solo, è quello di PARLARE DA SOLA (in mancanza d'interlocutori madrelingua). Certo, mia mamma, quando mi vedeva parlare allo specchio, pensava di dovere chiamare la neuro; però, anche se non c'era nessuno a correggermi, ho fatto ugualmente grandi progressi, semplicemente perché il mio cervello si stava abituando alla lingua che studiavo e stava creando nuove sinassi e nuovi collegamenti. Se invece riuscite a studiare in TANDEM con qualcuno, sarà ancora meglio, grazie al sistema della "motivazione incrociata".

·         Infine: ognuno di noi deve crearsi il PROPRIO METODO, adeguando quanto consigliato sopra alle proprie esigenze, a seconda di quello che funziona per ciascuno di noi. Non mi resta altro che dirvi...BUON LAVORO E BUON DIVERTIMENTO!

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