Continua qui la serie dei miei consigli, nati dall'esperienza, per studiare una lingua straniera. Quindi, vediamo.
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Per imparare una nuova lingua, la REGOLARITÀ DEL
LAVORO è fondamentale. Parecchi fanno una mega-ingozzata, presi come sono
dall'entusiasmo, nei primi giorni di studio, poi calano, calano, calano...finché
abbandonano. Invece, studiare regolarmente è molto meglio. Il minimo sindacale
per apprendere una lingua, senza dimenticare quanto già studiato, è di 3 ore la
settimana; secondo alcuni calcoli, è necessario però compiere almeno 1000 ore
di lavoro per padroneggiare davvero un idioma (2 o 3 anni, con 4 o 5 ore alla
settimana). Non spaventiamoci: le ore possono aumentare considerevolmente con i
consigli di pratica che troverete sotto! Infatti, possiamo trovare molti modi
divertenti di apprendere una lingua, il che ci può motivare e, al tempo stesso,
far guadagnare tempo. In generale, però, è molto meglio non stancarsi e
dividere il lavoro in UNITÀ PICCOLE: mezz'ora, 45 minuti, poco meno di un'ora.
Ma, se possiamo, anche 10 minuti potranno essere un aiuto eccellente e farci
progredire, poco per volta, sempre di più. Possiamo allora programmare,
settimana dopo settimana, il nostro lavoro, riempiendo con quantità modiche di
lavoro anche SPAZI LIBERI LIMITATI (la PROGRAMMAZIONE SU AGENDA è un grosso
aiuto).
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VOCABOLARIO: il dizionario è fondamentale.
Alcune mie colleghe non lo fanno usare in classe, ma non ho mai capito perché.
Dato che non abbiamo la scienza infusa e che non disponiamo di un amico
straniero attaccato alle nostre calcagna in pianta stabile, l’unica fonte da
cui possiamo ricavare un mucchio di parole è il dizionario. In questo caso, io
consiglio un buon vocabolario di media grandezza o anche uno ampio. Se avete
intenzioni serie, riguardo alla vostra lingua d’elezione, potete anche
“sopravvivere” per un certo periodo, con un vocabolarietto da turista fai da te
(quello “no Alpitour!”), ma, prima o poi, dovrete investire in un buon
dizionario, che può costare anche varie decine di euro. Ovviamente, dizionari
ampi non sono disponibili per tutte le lingue: è piuttosto difficile trovarne uno
ampio per, che so, lo slovacco. Per le lingue principali, però, non ci
dovrebbero essere problemi. Una casa editrice che pubblica dizionari di ottima
qualità un po’ per tutto è la Zanichelli (controllare il catalogo). Spesso
presenta vocaboli di piccola, media e ampia grandezza, a seconda delle esigenze.
Magari, agl’inizi potete limitarvi a quello medio. Per lingue più “strane”
dovrete fare riferimento o a case editrici specializzate, o anche a dizionari
speciali in lingue diverse dall’italiano (spesso in francese o inglese, o anche
tedesco).
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Per arricchire il lessico e, soprattutto, per
memorizzarlo, ripassarlo e ripeterlo, è eccellente preparare (su carta o sul
computer) un file - AGENDA contenente il vostro VOCABOLARIO, da aggiornare
quotidianamente. Un file computerizzato ha però il vantaggio che potete farci
delle aggiunte a ogni momento, rispettando l'ordine alfabetico. L'ideale è prendere nota regolarmente delle
parole con cui venite in contatto e il cui contesto vi ha colpito: le
ricorderete meglio perché le situerete nel loro habitat naturale, il che
accrescerà il numero delle connessioni mentali interessate. Inoltre, se la
lingua che studiate presenta dei problemi di pronuncia (un caso per tutti:
l'inglese) è bene annotare anche la TRASCRIZIONE FONETICA: esiste L'ALFABETO
FONETICO, per questo, con cui consiglio di familiarizzarsi.
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L'apprendimento del lessico può essere
facilitato dal fatto che molte radici di parole sono presenti un po' ovunque,
anche in lingue di famiglie diverse. Per esempio, flag significa bandiera anche
in russo, mentre gatto diventa cat in inglese, chat in francese, kot in
russo e Katze in tedesco. Quindi,
esistono parole simili anche tra famiglie molto diverse, come quella neolatina,
germanica, slava o celtica. Osservare queste somiglianze e capire (o almeno intuire) i processi fonetici che le
hanno provocate può aiutare moltissimo a ricordare parole nuove anche
difficili, senza contare che può risvegliare la nostra creatività e rendere più
dinamica la nostra percezione e intelligenza. D'altro lato, esistono anche
parecchi prestiti (specie dal latino, o dal greco, ma non solo) che accomunano
lingue diverse, specie parole di carattere culturale o astratto (ad es., poesia, letteratura, filosofia ecc.), il
che può facilitare ulteriormente il compito.
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Perciò, imparare lingue appartenenti alla stessa
famiglia può essere nettamente più facile (per esempio, spagnolo e portoghese):
in questa maniera si possono facilmente accumulare più lingue!
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Per cercare quindi grammatiche, dizionari e
bibliografia specializzata sulla vostra lingua, dovrete dedicare un pomeriggio
a una SERIA RICERCA: sui cataloghi online delle biblioteche, sui cataloghi
delle librerie, su Internet ecc. Ma è un tempo usato in modo prezioso e che
rende.
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Nel XXI secolo, il materiale disponibile per
apprendere una lingua straniera è, a dire la verità, immenso: specie su INTERNET
E NEL SETTORE DEI MULTIMEDIALI. Il materiale multimediale è fondamentale per
apprendere una lingua (e, anche su Internet o Youtube, si può trovare una marea
di roba), perché permette un approccio multifunzionale, tale da fare migliorare
le 4 abilità (lettura, ascolto, produzione scritta e, nei programmi migliori,
anche orale). Qui vi indico dei canali disponibili su Internet e molto
interessanti a questo proposito.
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Livemocha: è una chat in cui si entra gratis e
cui si partecipa come una specie di "borsa del tempo": io metto a
disposizione della comunità (che è internazionale) quel che so e correggo gli
esercizi degli altri, mentre qualcuno li corregge a me. Bisogna quindi
investire un po' di tempo per gli altri, ma è efficace, ben fatto e gratis. Per
le ragazze: evitate quelli che entrano in chat solo per attaccare bottone con
voi.
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Babbel: piattaforma a pagamento (alcuni euro al
mese), ben fatta, con numerosi esercizi, ma non in tutte le lingue garantisce
gli stessi livelli di sviluppo (per esempio, il russo è ridotto al corso
principianti); inoltre, l'apprendimento, a mio avviso, può essere rallentato
dal gran numero di ripetizioni: ma questo può essere anche un vantaggio.
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Rosetta stone: piattaforme acquistabili online
(in CD o con accesso al sito), molto ben fatte, che seguono lo stile di
apprendimento dei bambini, per associazioni di idee spontanee e con la pratica;
forse però è un po' sacrificata la parte grammaticale, comunque necessaria, per
cui bisogna integrare il tutto con un buon manuale. L'acquisto può avvenire
solo via Internet e i CD costano parecchio (si trovano però anche sconti in
certi periodi).
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Programmi specifici in acquisto abbondano: è
bene guardarsi intorno e farsene un'idea esauriente prima di decidere cosa
prendere, leggendo attentamente la loro presentazione e operando confronti.
Inoltre, si possono trovare anche piattaforme gratuite su Internet: per
esempio, dato che lo slovacco non lo studia quasi nessuno, l'Accademia per la
Lingua Slovacca mette a disposizione vario materiale su Internet; ma
possibilità analoghe esistono anche per il francese o altri idiomi, basta fare
una ricerca accurata.
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Una delle maniere migliori per praticare una
lingua a livello orale (per ascoltarla e parlarla) è quella di...PRATICARLA,
appunto. Cioè, bisogna trovare degli AMICI per mantenersi in esercizio. L'ideale
sarebbe averli in loco, cioè nella nazione dove la lingua che studiate viene
parlata: se si tratta di una lingua europea, come inglese, francese e spagnolo,
contatti frequenti con loro sarebbero abbastanza facili. Per il tedesco io
avevo degli amici in Baviera (trovati quando sono finita all'ospedale con una
gamba rotta), per il francese sono stata in Svizzera per un po', per l'inglese
avevo il mio ex (Americano). La cosa diventa un po' più difficile per le lingue
di paesi lontani (che so, arabo o cinese), ma, nel mondo globalizzato di oggi,
con i nuovi mezzi di comunicazione, specie quelli informatici, non è per niente
impossibile (avete Skype?). Però, a dire il vero, trovare un Cinese o un Arabo
da queste parti non è per niente arduo, anzi. Insomma, cercate delle AMICIZIE e
dei contatti (magari anche tramite web, seppur con la dovuta PRUDENZA: non
sapete mai chi c'è dall'altra parte) che parlano la lingua di vostro interesse.
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PARLARE? Certo, ma...parecchi di noi, all'idea
di parlare con degli autoctoni o dei madre-lingua, hanno semplicemente paura!
Perché temono di fare errori. Ecco perché parecchi dei nostri ragazzi, una
volta a Londra (anche dopo anni di inglese a scuola) non spiccicano parola,
neanche per prendere il mitico autobus rosso a due piani. Invece...bisogna
imparare a BUTTARSI. Gli errori sono normali ed è ovvio che li commetta chi sta
imparando! Più insisterete con coraggio, più farete pratica e diverrete sereni.
Anzi: praticare una nuova lingua può stimolare enormemente la nostra autostima.
In generale, è bene non incaponirsi troppo ad evitare quel determinato errore
(col tempo, la cosa passerà da sé), né a capire tutto alla perfezione - se
sfugge qualche dettaglio di pronuncia o grammatica - da subito. Con L'ESERCIZIO,
poco per volta molti problemi si risolvono e, comunque, bisogna essere
realistici: SBAGLIARE È NORMALE.
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Lo studio di una lingua richiede comunque una
notevole SISTEMATICITÀ. Bisogna lavorare regolarmente e con costanza, senza
frette eccessive. Soprattutto, bisogna insistere per un certo periodo nello
studio (almeno un anno), altrimenti non si raggiungerà uno stadio di conoscenza
tale da garantirci un'autonomia sufficiente; in tal caso, con una pausa lunga si scorderebbe rapidamente
tutto quanto è stato imparato. Raggiunto quel livello di autonomia, saremo
comunque invogliati a continuare e avremo molte più occasioni a disposizione
per insistere nel nostro apprendimento.
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Diceva il buon vecchio Alfieri che la FORZA DI
VOLONTÀ può portare ovunque ("Volli, sempre volli e fortissimamente
volli"….), tanto che, per apprendere l'italiano adeguatamente (lui era di
madrelingua francese) si faceva incatenare al tavolino dove studiava dal suo
servo. Ora, non è necessario esagerare a tal punto, ma di certo, bisogna
imparare a COLTIVARE LE OCCASIONI per imparare una lingua. Da qualche parte ho
letto che una ragazza finlandese, che abitava in una fattoria, con bambina
neonata e persino degli animali da accudire, trovava praticamente ogni momento
libero per imparare il russo: con successo. Vediamo adesso alcune idee.
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Primo: usare i TEMPI MORTI (ma quelli possono
essere sfruttati anche per altri scopi). Per esempio, si può sfruttare il
podcast (oppure, come faccio io, la registrazione sul mio cellulare) per
ripassare quando si è in una sala d'attesa, o alla fermata dell'autobus. Si può
anche approfittare per leggere un giornale o una fotocopia in lingua straniera,
per ripetere mentalmente, oppure per trovare qualcosa sullo smartphone. E'
persino possibile ascoltare degli audio mentre ci si allena o si fa ginnastica!
Il punto è trovare i tempi vuoti e, poi, avere sufficiente fantasia (e
determinazione) per identificare le maniere di riempirli.
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E' poi possibile moltiplicare a oltranza le
occasioni per apprendere: leggere i GIORNALI in lingua (anche quelli online), oppure
dei veri e propri LIBRI, a partire da quelli più SEMPLICI (per esempio, quelli
per bambini o ragazzi, fiabe e simili); in certi casi, è persino possibile
interessarsi alla CUCINA del posto o frequentare ristoranti etnici (magari
parlando con camerieri e proprietario)! Oppure, per esempio, è possibile usare
una lingua straniera anche sulle applicazioni informatiche, come sul browser,
su computer; leggere le istruzioni per l'uso degli apparecchi, o anche gl'ingredienti
sulle scatole di cibo. Su INTERNET, poi,
il materiale non manca. Infine, si possono vedere FILMS in lingua (con sottotitoli
originali: è molto meglio e si evita di fare confusione con la traduzione),
oppure, anche serie TV (le telenovele sono fenomenali per lo spagnolo o il
portoghese e se ne trovano di intere su Youtube; Masha e l'orso va benissimo invece per il russo), il telegiornale, pubblicità
ecc. Infine, ci sono le CANZONI (specie per le lingue europee), da canticchiare
in ogni momento.
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Qualcuno prova anche con i POST-IT da attaccare
un po' ovunque con il nome dell'oggetto corrispondente in lingua: ma non so, ho
qualche dubbio. A parte il fatto che l'effetto finale sarebbe quello della casa
di Macondo in Cent'anni di solitudine (dove
i protagonisti appiccicano foglietti dappertutto, perché si stanno scordando i
nomi delle cose), ci abbiamo provato una volta, io e una mia coinquilina (col
lingala, mi pare), ma ci siamo arenate quasi subito: l'effetto in cucina era
surreale. Ma se trovate una maniera "decente" di applicare il
metodo...
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Infine, possiamo coltivare i nostri HOBBIES in
lingua, attraverso la lettura di siti dedicati, reperendo dei video su Youtube
sull'argomento, tramite Pinterest, oppure anche componendo qualcosa (poesie,
canzoni, fiabe e così via).
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Un esercizio che ho praticato costantemente col
tedesco e non solo, è quello di PARLARE DA SOLA (in mancanza d'interlocutori
madrelingua). Certo, mia mamma, quando mi vedeva parlare allo specchio, pensava
di dovere chiamare la neuro; però, anche se non c'era nessuno a correggermi, ho
fatto ugualmente grandi progressi, semplicemente perché il mio cervello si
stava abituando alla lingua che studiavo e stava creando nuove sinassi e nuovi
collegamenti. Se invece riuscite a studiare in TANDEM con qualcuno, sarà ancora
meglio, grazie al sistema della "motivazione incrociata".
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Infine: ognuno di noi deve crearsi il PROPRIO
METODO, adeguando quanto consigliato sopra alle proprie esigenze, a seconda di
quello che funziona per ciascuno di noi. Non mi resta altro che dirvi...BUON LAVORO E BUON DIVERTIMENTO!
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