lunedì 30 novembre 2015

Come proteggersi da un manipolatore? 1 parte


Come proteggersi da un manipolatore?

Quando il manipolatore è stato individuato, bisogna CORRERE AI RIPARI. E alla svelta. La vostra vita, altrimenti, è a rischio. Qui, consiglio quanto ho vissuto io e quel che mi ha aiutato ad affrontare al situazione, fino a divenire, in certi casi, un sostegno per gli altri.
1) La prima cosa che dovete fare è RECUPERARE LE ENERGIE, TENERVI IN FORMA, QUINDI PRENDERVI CURA DI VOI STESSI. Fate esercizio fisico (molto corroborante e che aumenta il livello di endorfine, le sostanze fisiche anti-depressive), mantenete una dieta sana, concedetevi le ore di giusto riposo (si ricordi che l'alto stress produce disordini proprio a questi livelli). Se siete sposati con un manipolatore o dovete lavorare in una situazione di mobbing, per il momento cercate, nei limiti del possibile, di mettere parzialmente tra parentesi alcune vostre responsabilità (verso figli, familiari, colleghi, posto di lavoro) e di procurarvi delle occasioni di relax e di piacere (hobbies, musica, specie classica, .qualche sano divertimento; inoltre, evitate le situazioni di stress ulteriore. Circondatevi di tutto quello che può aiutarvi a recuperare la voglia di vivere e un certo ottimismo: prendetevi cura del vostro vestiario, dell'ambiente in cui vivete e lavorate, interessatevi al buon cibo, "viziatevi" un po', fate qualche acquisto piacevole, magari un regalino a voi stessi, o un viaggio, anche breve (io fuggii dal mobbing con un week-end a Barcellona, pagato pochissimo in aereo low-cost) oppure ricorrete alla compagnia di amici e persone che vi sostengano e comprendano. Insomma, cercate di guadagnare forze e di prendervi cura di voi. Tutto ciò avrà anche un effetto corroborante sulla vostra auto-stima, convincendovi che meritate considerazione e rispetto.


2) CURATE LA VOSTRA AUTOSTIMA. Ce la potete fare: basta semplicemente pianificare con attenzione la vostra difesa e liberazione contro i maltrattamenti. L'autostima vi servirà a combattere la paura e una prospettiva pessimistica e disfattista. Cercate di osservare e apprezzare razionalmente e in maniera positiva le vostre qualità e capacità: tutti ne hanno. Saranno le vostre risorse nella lotta contro lo stress. Elencatele minuziosamente, attingete ai successi che avete riportato (diceva M.Troisi: "Ricomincio da tre") e rileggetevi spesso questa "lista di motivazione", specie nei momenti di scoraggiamento. Comprendetevi. Accettatevi. Perdonatevi. Ricordatevi quello che siete: una persona meravigliosa (ne è la prova il fatto stesso che un M. vi stia maltrattando).

3) Di conseguenza, CANCELLATE DALLA VOSTRA MENTE I PENSIERI NEGATIVI AUTOMATICI. Tutti noi abbiamo fatto esperienze negative, specie nell'infanzia, che ci hanno portato alla repressione, alla disistima di noi stessi, all'inibizione. Può capitare che, in momenti gravi, ci riemergano in mente come lampi frasi cattive udite ("Sei uno stupido", "Non capisci niente" ecc.): lasciano un'impronta forte specie quelle udite da genitori ed educatori. Ebbene, quelle frasi sono false. Sono false perché sono espresse in bianco e in nero, senza appello. Tutti hanno dei momenti, spesso anche tanti, in cui dimostrano intelligenza, capacità, qualità di vario genere: quindi, mettete a tacere quelle frasi, che vi sabotano. Siete di gran lunga più meritevoli e i vostri talenti sono più reali delle accuse che ricevete.

4) Poi, dovete INFORMARVI. La vicinanza di un manipolatore induce confusione mentale nelle vittime e negli astanti, i quali non comprendono  che cosa stia succedendo e da che parte stia veramente il torto. Per uscire da questo stato e riguadagnare un senso realistico della situazione, soprattutto per capire la verità delle cose e ridistribuire le responsabilità in modo equo (scagionando voi stessi e attribuendo le dovute responsabilità a chi vi sta distruggendo la vita), dovete leggere opere specializzate sugli abusi e, in particolare, sulle personalità difficili e sui manipolatori. Quelle insuperate rimangono i tre libri di Isabelle Nazare Aga, ma buone idee si possono rinvenire anche in altri volumi sugli abusi in famiglia, il mobbing, la violenza domestica ecc. Prendere coscienza della verità è fondamentale per liberarsi: CONOSCERETE LA VERITA' E LA VERITA' VI RENDERA' LIBERI (cfr. Giovanni, 8,32). 

5) NON LITIGATE CON UN MANIPOLATORE: questo rischia di distruggervi. Da ogni lite, voi uscirete con un maggiorato senso di colpa, quindi con un'autostima ancora più danneggiata: mentre lui (o lei), come un vampiro, si nutrirà alla lettera del vostro sangue, cioè delle vostre energie, senza lasciarsi intaccare dal rimorso, anzi, proiettando ogni colpa su di voi (tra l'altro, le liti con un manipolatore vanno fuori controllo e sono sfiancanti). Imparate invece la CONTROMANIPOLAZIONE. Si tratta di una tattica comunicativa, spiegata molto bene dalla dott.ssa Nazare-Aga, secondo cui dimostrate che NON VI IMPORTA NIENTE di quell'...essere che avete davanti, ma CON CALMA ED ELEGANZA. Solo questo potrà RINTUZZARE davvero il suo ego sovradimensionato. La contromanipolazione, in sostanza, consiste nel "rinviare la palla". La dottoressa Nazare-Aga elenca alcune risposte tipiche di contro-manipolazione:
"Può darsi"; "E' possibile"; "E' una tua opinione"; "Se lo dici tu"; "Non ti preoccupare per me" ecc. In genere, sono frasi brevissime (che liquidano M. alla svelta), generiche, vaghe, spesso intinte di humor, normalmente educate e distaccate, senza aggressività, ma neanche giustificazioni. Insomma, la chiudete lì, spesso con ironia fine e auto-ironia.
Un esempio: immaginate che una moglie manipolatrice dica a suo marito: " Quella cravatta è un vero orrore!", per svalutarlo (dato che l'ha comprata lui). Lui potrebbe rispondere: "Questione di gusti", oppure "E' una tua opinione". Oppure lei potrebbe dire: "Sei un imbecille!" e lui rispondere "Può darsi". Come vedete, la vittima non fa niente di male, ma risponde in maniera tale che gl'insulti del manipolatore gli scivolino addosso come l'acqua sulle piume di una papera (è un modo di dire francese). VOI SIETE SUPERIORI AL VOSTRO CARNEFICE.

6) Consiglio anche caldamente di NON COMMETTERE ALCUN MALE NEI CONFRONTI DI M. (anche se la tentazione è forte...): a parte le ovvie questioni etiche, non fareste altro che danneggiarvi. Per esempio non mentite mai: avete la possibilità, del tutto lecita, di tacere per difendere la vostra privacy, ma non mentite: i manipolatori se ne accorgerebbero molto alla svelta (sono dei veri mastini) e voi vi ritrovereste peggio di prima. Imparate invece a ritagliarvi spazi vostri in maniera lecita, innocente, quindi inattaccabile. Allo stesso modo, non fategli del male, trattatelo con rispetto (ma a distanza); se siete sposato con un M. evitate di tradirlo (o tradirla), finché non riuscite a rifarvi una vita decente; insomma, rifuggite da ogni azione negativa nei confronti del manipolatore, che finirebbe solo per dargli "ragione", farlo passare per la vittima che non è, peggiorare la vostra situazione e abbassare ulteriormente la vostra autostima (continua).

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