giovedì 28 aprile 2016

Preparandosi alla Finlandia 2


Preparandosi alla Finlandia 2

La cucina finlandese

Allora, per la cucina finlandese vale il vecchio principio che le ricette dipendono dai prodotti del territorio: per cui, in Finlandia, pesce, pesce e ancora pesce (e molluschi, evidentemente). Poi, ovviamente, patate, formaggi, latticini, pane di segale (cereale del luogo: questo pane si conserva a lungo) e simili. Non dimentichiamo la carne: innanzitutto bovini e suini, ma anche selvaggina, carne di renna (particolarmente salutare e magra) e carne di orso (!). Ci sono persino le salsicce affumicate da sauna (cioè, da consumare nella sauna). Chiaramente, qui si condisce con il burro: pare inoltre che siano molto popolari i lamponi e i frutti di bosco (sui dolci) o i funghi. Io mi prenoterò per lo yoghurt, che adoro. Ovviamente, invece, scarseggiano frutta e verdura di altro genere, da importare.


                                                   Il pane di segale (ruisleepaa)

Qui un video che documenta un supermercato in Finlandia (Stockmann): potete vedere bene quali sono i prodotti, come i tipi di pane (i dolci!!!) ecc.

https://www.youtube.com/watch?v=EbusWvKFsoU

Pare una cucina comunque molto gustosa e interessante: risente dell'influenza orientale russa, di quella più raffinata svedese, ma anche di moderni mix con la cucina francese e quella italiana. L'unico problema sono i nomi, impronunciabili. Riusciremo a ricevere (e riconoscere) il piatto che chiediamo?



Adesso vediamo alcuni piatti tipici:
  • Karjalanpiirakka (sopra): la focaccia della Carelia (la zona a est, da cui viene anche il poema epico Kalevala), a base di segale e patate o riso (nel ripieno), si spalma con il burro e pare che sia buonissima.
  • Kalakukko (sotto): focaccia un poco più grande, ripiena di pesce.

  • Ruisleipa: il pane di segale, rinomato soprattutto nella sua versione a ciambella  (ma ce ne sono tantissime varietà, come per il nostro di farina di grano). Pare che i Finlandesi espatriati ci tenessero così tanto che veniva loro spedito per posta...
  • Korvapuusti (sotto): sono le brioches di cannella, analoghe a quelle che si mangiano anche in altre zone del Nord, ma, pare, molto buone. Il loro nome significa "orecchio schiaffeggiato" (?!?).

  • Mustikkapiirakka: torta di mirtilli. Qui esistono mirtilli di tutte le specie, ma esiste anche il  pregiato camemoro (cloudberry), o mirtillo arancione lappone, che viene dal Nord e pare prelibatissimo.
  • Lejpajuusto: formaggio, o "pan formaggio" (detto anche "formaggio dal rumore cigolante", scopriremo il perché), è formaggio di mucca, capra o renna, fritto o cotto come un dolce e da accompagnare con la marmellata!
  • Liquerizia salata e cioccolata Fazer Blue.
                                           Il cioccolato Fazer Blue (assomiglia ai nostri Baci Perugina...)
Scuriosate in questi siti:

Cfr. i link: http://www.vacanzeinfinlandia.it/gastronomia-finlandese/
http://www.visitfinland.com/it/articolo/icone-senza-tempo-della-cucina-finlandese/

Storia della Finlandia
Bene, non eccederò, comunque è "d'uopo" conoscere un po' di storia finlandese. Ve la riassumo in pochi punti:
  • Fase preistorica: dopo un lungo periodo in cui il paese era abitato dai Lapponi,  dai Suomusjarvi e da altre popolazioni anonime, poi, nei nostri primi secoli d.C., arrivarono le tribù ugro-finniche, organizzate i tribù e capeggiate dall'aristocrazia. Questa è la fase in cui gli unici contatti con l'esterno sono garantiti dai commerci gestiti dai Vichinghi.
  • Cristianizzazione e dominazione svedese: la Finlandia si convertì al cristianesimo nel XII sec. grazie al re svedese Erik il Santo (che lanciò una crociata contro i Russi ortodossi che ambivano alla Carelia) ed entrò progressivamente nell'area svedese, dopo che era stata contesa tra Svezia e Russia (Stato di Novgorod): infatti, la popolazione era divisa in varie etnie, che litigavano perennemente tra loro e  i vicini ne approfittarono. Divenne un ducato autonomo e le furono riconosciuti pari diritti rispetto al territorio svedese nel 1362.
  • Periodo dell'unione di Kalmar (1397-1523): in sostanza, la Danimarca (quella di Amleto) domina su tutta la Scandinavia, finché la Svezia non esce dall'unione nel 1523 appunto, trascinandosi dietro la Finlandia.

  • Periodo svedese Vasa: dopo la fine dell'Unione di Kalmar, la dinastia svedese Vasa impose un notevole accentramento e soppresse il ducato di Finlandia. Accentramento significava però anche maggiore efficienza (per esempio, fu fondata l'università di Turku). Nel Seicento, la Finlandia fu ancora contesa tra Russia e Svezia (per esempio, la Finlandia fu occupata dai Russi durante la Seconda Guerra del Nord, 1700-21), perdendo così buona parte della Carelia, la zona orientale. Per questo, il Settecento fu  un periodo di grave crisi e di rivolte (ecco perché ancor oggi lo svedese è seconda lingua ufficiale).
  • Dominazione russa: dopo la pace di Tilsit del 1807 (alla fine della Terza Coalizione anti-napoleonica), la Finlandia divenne russa, ottenendo così una maggiore autonomia: aveva un suo granduca, fu riconosciuto il finnico come lingua ufficiale e vennero incrementati gli spazi della Dieta. Mentre si risvegliava il nazionalismo finnico, il potere autocratico russo, dopo Alessandro II, diveniva però sempre più dispotico e inviso: per esempio, in occasione della Guerra russo-giapponese del 1905, la Finlandia si ribellò.
  • Indipendenza: nel 1917, mentre in Russia esplodeva la Rivoluzione bolscevica, la Finlandia dichiarò la sua indipendenza. Qui vinsero i "Bianchi" (destinati alla sconfitta in URSS), con l'aiuto dei Tedeschi, dopo che dalla Russia anche qui si era diffusa la guerra civile. La Finlandia divenne una repubblica nel 1919.
  • La Seconda Guerra Mondiale: la (forzata) partecipazione della Finlandia alla Guerra si divide in fase dell'aggressione URSS (nel 1939), conclusa nel 1940 con la cessione dell'eterna Carelia; dal 1941 e dall'operazione Barbarossa di invasione tedesca dell'URSS, la Finlandia riprende la lotta contro il suo grande nemico, senza però allearsi alla Germania, fino al 1945; infine, nella primavera del 1945, la Finlandia dichiara guerra alla Germania (marzo - aprile 1945; pare avessero le idee un po' confuse...). 
  •  Il dopoguerra: il paese non è stato poi così stabile perché le coalizioni di governo per lungo tempo sono state difficili, con la politica complicata dalla presenza dei comunisti (tra l'altro: nel primo Dopoguerra c'erano anche i fascisti, chiamati qui "lappisti", senza contare che a ondate ritornano a galla partiti di estrema destra, revanscisti e/o xenofobi). La Finlandia ha sempre mantenuto rapporti di buon vicinato con l'URSS (chissà perché), ed è rimasta neutrale tra i due blocchi, ma è rapidamente entrata nell'ONU (1956), nell'EFTA (1961) e, infine, nell'UE (1995). Oggi si alternano al potere socialdemocratici, conservatori, partito di centro e partito di coalizione. Esiste anche il partito dei veri finlandesi, xenofobo e ostile all'UE (niente di nuovo sotto il sole, insomma).

Cfr. i link:
http://www.vacanzeinfinlandia.it/la-finlandia-la-storia/ 
http://dizionaripiu.zanichelli.it/storiadigitale/p/percorso/252/storia-della-finlandia
http://www.treccani.it/enciclopedia/finlandia_(Dizionario-di-Storia)/
http://www.finlandia.ws/storia-della-finlandia.html

lunedì 25 aprile 2016

Preparandosi alla Finlandia...


Preparandosi alla Finlandia....

Allora, una parte delle quarte del liceo Roiti, settore sportivo, sta per partire per la Finlandia, con me e la collega Cristina come docenti accompagnatori. Tra questi allievi, anche alcuni studenti della mia 4O. Quindi, è l'occasione per conoscere questo paese, lontano e affascinante....



Cinque milioni e mezzo di abitanti, di cui un milione che abita nella conurbazione della capitale, Helsinki, la più bassa densità di popolazione dell'UE (per forza, con tutti quei laghi e foreste), il miglior sistema scolastico al mondo e un PIL pro capite tra i più alti (quasi 50.000 dollari), la Finlandia è considerata spesso il miglior paese al mondo. Almeno così la considera il Newsweek:

cfr.R.Foroohar, The best countries in the world, 16 agosto 2010, http://europe.newsweek.com/best-countries-world-71817?rm=eu



Diffido un po' di queste statistiche: la medesima mette al secondo posto la Svizzera, all'11mo gli Stati Uniti e al 23mo Israele, tutti paesi che conosco, ho visitato, ma che non cambierei mai con l'Italia, pur con tutti i suoi acciacchi. Il problema è che non basta la prosperità, o che tutto funzioni a puntino, perché un paese sia veramente il "migliore". Difatti, i miei ragazzi, a contatto con gli amici Finlandesi, sono comunque rimasti stupiti dal loro atteggiamento tipicamente nordico, piuttosto chiuso. Comunque sia, la Finlandia è un paese affascinante e del tutto diverso dal nostro: e proprio per questo, potremmo imparare veramente tanto.
Io procederò un po' a casaccio, senza un ordine preciso, sennò, se dovessi partire canonicamente da geografia, economia, storia ecc. ecc. risulterei noiosa. Mi orienterò invece alle curiosità.



Musica: Sibelius e la Finlandia

Finlandia è il titolo di un poema sinfonico di Jean Sibelius (1865-1957, il più importante musicista (romantico)  finlandese (è il signore pelato sopra: lo so, assomiglia allo zio Fester, a allora?). Sibelius, come molti altri Romantici, ha valorizzato il patrimonio musicale nazionale, in questo caso finlandese ed è un po' un simbolo patriottico. E'autore di 7 sinfonie e di vari poemi sinfonici;
Introduco qui il link all'esecuzione del brano Finlandia (8-9 minuti) che riconoscerete subito, perché è molto noto; la  musica è montata su alcune immagini molto belle del paese, con tanto di aurora boreale, pulcini e orsacchiotti.

https://www.youtube.com/watch?v=F5zg_af9b8c



Io amo molto anche il Cigno di Tuonela,  così suggestivo, che fa parte dei poemi sinfonici Quattro leggende dal Kalevala: il Kalevala è il poema nazionale finlandese. Il cigno di Tuonela è il cigno che, secondo le antiche saghe del luogo, porta i defunti a Tuonela, l'isola dei morti, nuotando con grazia e leggerezza. Il protagonista del Kalevala, l'eroe Lemminkainen, dovrebbe ucciderlo, ma fallisce nell'intento e muore. Nel brano musicale, il corno inglese rappresenta il canto del cigno; Walt Disney intendeva inserire il pezzo in Fantasia, ma il progetto s'interruppe.

Da qualche parte, una volta, su Youtube avevo trovato le immagini di Walt Disney che accompagnavano la musica di Sibelius, ma ora non più; qui il link con l'interpretazione di Von Karajan e un video:

https://www.youtube.com/watch?v=HjyLWoJvtME 


Un po' di comunicazione

Allora, abbiamo appurato che i Finlandesi sono più riservati di noi Mediterranei (ragion per cui avrei voluto vedere Nassim in mezzo a loro...Doveva essere una commedia vera e propria...). Sono però piuttosto diretti, il che non è un male, anzi. In genere, consiglierei quanto segue:
  • Quando si parla, andare dritti al punto.
  • Mantenere le distanze: come è noto, più si va a Nord, più le distanze tra persone aumentano, quindi non si deve parlare con una persona standole appiccicati addosso (sennò quella si ritrae e noi dietro, in un balletto che non finisce più).
  • Non alzare la voce.
  • Mantenere un tono modesto e appropriato.
  • Non gesticolare troppo!
  • Non parlare tutti insieme, ma a turno (chissà se questo potrà servire per le nostre prossime discussioni in classe...).

Alcuni consigli qui:
 
Scuola e cultura
 
Dicevamo che la scuola è considerata la migliore del mondo: pare che il motivo sia l'autonomia che viene concessa ai ragazzi, che in prima persona si organizzano il loro percorso con l'aiuto di un tutor.
 
Qui ho trovato un video di L.Boneschi, ben fatto, sulla scuola in Finlandia e altri aspetti della cultura del luogo (purtroppo, manca la prima parte):
 

Concussion (Peter Landesman, 2015)


Concussion

 
Some footage of football games, a tense, effective music, and a football hero who talks about his life experience to an enthusiastic audience, with the "heroic style" typical of US sport-related films; then, a few scenes later, we find the same person, Mike Webster, in a pitiful state, unrecognizable, sniffing glue on the back seat of his car in a landfill. So starts Concussion, the new film about sport and medical topics, released in the US in December, but here a few days ago.

                                                   

The director is Peter Landesman, still little known, but extraordinarily active in many areas, from journalism to painting, to scripts; the producer is, however, Ridley Scott, who must have sensed the strong potential of this story. The Italian title (Zona d'ombra) does not correspond to the original English one, Concussion, which refers to the multiple head traumas suffered by football players. The story based on real facts, tells about the discovery of CTE, Chronic Traumatic Encephalopathy, and its discoverer, dott. Bennet Omalu, Nigerian, now naturalized American and a professor at the University of California, Davis. Omalu, starring Will Smith, is the forensic pathologist conducting an autopsy on Mike Webster, who died at age 50, and decides to conduct costly studies at his own expense on Webster's brain. In fact: despite that the TAC does not reveal anything abnormal, new exams indicate an abnormal amount of tau protein, the same one that accumulates in the brains of Alzheimer's patients and block their functioning.
 
Bennet Omalu continues to study and conduct autopsies, then, in collaboration with other neuropathologists, he publishes some scientific articles: however, the NFL (National Football League) is not slow to find in his studies a colossal danger to football in general and to its turnover of millions of dollars in particular, so that it starts to boycott him. Slanders, insults, threats, troubles with the FBI ... But little by little the truth makes its way. Will Smith unusually acts in the title role, a dramatic one, but in a convincing way; at his side, Alec Baldwin plays with class dott.Julian Bailes, who collaborated with doc.Omalu. I also really loved the brief interpretation by David Morse in the role of Mike Webster.


                                                      The real Bennet Omalu

The film is not particularly original: it retrieves the usual "titanic American" story, in which the individual stands against the corrupt system. Yet, it lacks in emphasis and appears genuine, very real. The camera lingers on the faces in detail shots or close-ups, thereby achieving very intense effects: the soundtrack, by J. Newton Howard (the one who signed the soundtrack of Pretty woman, for instance) cooperates with skill to give tension to the narrative. The script has a classic set, in progression, but is well-structured; the insert of archive images emphasizes the realistic effect. In my opinion, the film is well done and important, especially for the message it conveys.
 
What struck me the most is in it are some profound insights. We often see in the shots a discreet presence: the Crucifix, or even the Bible. The same Omalu, a practicing Catholic (at the beginning of the film, he is at the Sunday Mass in his parish), often refers to God in his speeches, and clarifies how faith is for him a source of deep motivation. In this sense, the film speaks of faith in a genuine way, much more than other movies directly dedicated to the subject. At the same time, he declares his steadfast commitment to scientific truth: throughout the story, Omalu fights to reveal it, saving the lives of many people. It 's great to see how these two truths, of different levels, intersect and support each another. Bennet Omalu remains a fine and true figure; the story shows that an African, a Nigerian, is to remind Americans of the values ​​we should believe in, above all, how to give the best of ourselves, or the importance of family, science, faith.



An explicit question meanders throughout the film: the United States claim to be a country with Christian roots, but what did they do of these roots? In particular, what has a Sunday become? Those who watch the film keeping in mind USA religious culture, can not but remember the third commandment: "Remember to keep holy the Sabbath." "To sanctify the feast" is not just resting our ass on the benches of a church (especially if we do not understand why), but, above all, to recognize that, as human beings, we have limits and need to devote the holiday to rest and the spirit, which we need. Instead, the film makes clear in no uncertain terms, that in the US on Sunday not only a sport, such as football, is set in motion, but at the expense of this one, an impressive machine to grind millions of dollars (when a game must be moved from Sunday to Tuesday, remembers Alec Baldwin, the NFL claims to be even stronger than the Almighty), and this, regardless of the health of the players themselves, who then die with early dementia, or commit suicide or ruin their lives. Humans sacrificed to the god of money: this is idolatry that annihilates people; and we cannot but recall similar scandals in other sports, like the omnipresence of doping in cycling or the thousands of criminal offenses in soccer, always occurring for money. What are we doing of our world and of our sport? Faith, the commandments, science, culture tell us at different levels, but in a convergent way, our limits: beyond those limits there is the abyss, because the human being is transformed into an executioner for the human being.


                                                       Julian Bailes
Appendix
 
Concussion is based on a true story, the discovery of CTE (Chronic Traumatic Encephalopathy) in football players: it can b diagnosed even in players of other sports (rugby, hockey) or in war veterans who they received many blows to their head. The characters mentioned in the film are real people, interpreted, among others, by very similar actors.
Bennet Omalu, Nigerian, is real: here you can find his CV, which is about sixty pages long: http://www.ucdmc.ucdavis.edu/pathology/our_team/faculty/OmaluB.html.
 
And neurosurgeon dott.Julian Bailes is real, who works with Omalu: http://www.concussiontreatment.com/julian_bailes.htmlforensic pathologist, internationally renowned, Cyril Wecht, mentor of B.Omalu, and who was, for example, also a consultant in the autopsy of John and Robert Kennedy:https://en.wikipedia.org/wiki/Cyril_Wecht
 
as well as neurosurgeon Joseph Maroon, whose position in the film is more difficult:https://en.wikipedia.org/wiki/Joseph_MaroonSee. The real doctors also behind the movie Concussion speak out,http://www.cbsnews.com/news/concussion-movie-doctors-speak-out-nfl-cte/
 
The film is based on the article Game brain, by J.M.Laskas in GQ, found here: http://www.gq.com/story/nfl-players-brain-dementia-study-memory-concussionsIn the article you will find pictures of both Omalu and Bailes.
 
Football players appearing in the film were real people and they died exactly as reported (Mike Webster of heart attack, Terry Long after drinking antifreeze, Justin Strzelczyk in an accident while running against traffic on the highway, Dave Duerson in a 
suicide etc.):Mike Webster: https://en.wikipedia.org/wiki/Mike_WebsterTerry Long: https://en.wikipedia.org/wiki/Terry_Long_(American_football)Justin Strzelczyk: https://en.wikipedia.org/wiki/Justin_StrzelczykAndre Waters: https://en.wikipedia.org/wiki/Andre_WatersDave Duerson: https://en.wikipedia.org/wiki/Dave_Duerson
 
Today dott.Omalu is head of a foundation that studies the CTE:http://bennetomalufoundation.org/about-the-foundation/
 
Ridley Scott, Peter Landesman, Janet Scott, Jeanne Marie Laskas, ie producers and director of the film, as well as the journalist of the article Game Brain, are part of the board of the foundation.


Zona d'ombra - Concussion (P.Landesman, 2015)


Zona d'ombra
 
Alcune immagini di repertorio su partite di football americano, una musica tesa, efficace, e un campione di football che, col linguaggio tipico del coach, parla della propria esperienza di vita a una platea entusiasta, con lo stile "eroico" , tipico dei film statunitensi sulle grandi imprese sportive; poi, alcune sequenze dopo, troviamo lo stesso campione, Mike Webster, in uno stato pietoso, irriconoscibile, che sniffa colla sul sedile posteriore di un'automobile in  una discarica. Così inizia Zona d'ombra, il nuovo film di argomento medico-sportivo uscito negli USA a dicembre, ma qui da noi qualche giorno fa.
 
 
 
Il regista è Peter Landesman, ancora poco noto, ma straordinariamente attivo in più ambiti, dal giornalismo alla pittura alle sceneggiature; il produttore è però Ridley Scott, che deve avere percepito il forte potenziale della storia. Il titolo italiano non rende quello originale inglese, Concussion, che si riferisce ai molteplici traumi cranici sofferti dai giocatori di football americano. La vicenda, infatti, basata su fatti veramente accaduti, racconta della scoperta della CTE, Encefalopatia Traumatica Cronica, e del suo scopritore, il dott.Bennet Omalu, nigeriano, ora naturalizzato statunitense e professore all'Università della California, Davis. Il dott.Omalu, interpretato da Will Smith, è il patologo forense che conduce l'autopsia di Mike Webster, morto a 50 anni, e che, insospettito dal suo precoce stato di demenza, decide di condurre dei costosi studi a spese proprie. Infatti: nonostante che la TAC non riveli nulla di anormale nel cervello di Webster, le analisi indicano una quantità anormale di proteina tau, la stessa che si accumula nel cervello dei malati di Alzheimer e che ne blocca il funzionamento.
 
Il dott.Omalu continua a studiare e a condurre autopsie, quindi, in collaborazione con altri neuropatologi, pubblica articoli scientifici: tuttavia, la NFL (National Football League) non tarda a individuare nei suoi studi un pericolo colossale per il football in genere e per il suo giro d'affari di milioni di dollari in particolare, per cui inizia a boicottarlo. Calunnie, insulti, minacce, guai con l'FBI...Ma poco per volta la verità si fa strada. Il film si avvale di un'interpretazione, insolita, perché drammatica, ma azzeccata, di Will Smith nei panni del protagonista; al suo fianco, Alec Baldwin, che interpreta con classe il dott.Julian Bailes, che collaborò con il dott.Omalu. Io ho amato molto anche la breve interpretazione di David Morse nel ruolo di Mike Webster.

 
                                                    
                                                        Il vero dott. Bennet Omalu

Il film non è particolarmente originale: recupera infatti la consueta storia di "titanismo" americano, in cui il singolo si erge contro il sistema corrotto. Eppure, manca di enfasi ed appare genuino, molto vero. La camera indugia sui volti in riprese di dettaglio o primissimi piani, conseguendo così effetti di grande intensità: la colonna sonora, opera di J.Newton Howard (quello che ha firmato la colonna sonora di Pretty woman, per intenderci) coopera con maestria a conferire tensione alla narrazione. La sceneggiatura ha un'impostazione classica, in progressione, ma ben strutturata; l'inserto di immagini di repertorio sottolinea l'effetto realistico e di verità dell'insieme. A mio avviso il film è ben fatto e importante, soprattutto per il messaggio che convoglia.
 
Quello che mi ha colpito di più è infatti la presenza in esso di profondi spunti di riflessione. Nelle inquadrature spunta spesso un'immagine discreta: il Crocefisso, o anche la Bibbia. Lo stesso dott.Omalu, cattolico praticante (all'inizio della pellicola, viene inquadrato la domenica a Messa nella sua parrocchia), accenna non di rado a Dio nei suoi discorsi e chiarisce come la fede costituisca per lui una fonte di motivazione profonda. In tal senso, la pellicola parla di fede in modo genuino, molto di più di altri film direttamente dedicati al soggetto. In parallelo, egli dichiara la propria convinta adesione alla verità scientifica: per tutta la storia, il dott.Omalu lotta perché questa verità venga a galla, salvando la vita di molte persone. E' magnifico osservare come queste due verità, di livello diverso, si intersecano e sostengono a vicenda. Il dott.Omalu rimane una figura bella e vera; la storia evidenzia come un Africano, un Nigeriano, viene a ricordare agli Statunitensi i valori in cui dovrebbero credere, soprattutto, come dare il meglio di se stessi, oppure l'importanza della famiglia, scienza, fede.


                                                                     Omalu e Bailes

Un interrogativo esplicito serpeggia allora per tutto il film: gli Stati Uniti si vantano di essere un paese dalle radici cristiane, ma che cosa hanno fatto di queste radici? In particolare, che cosa è diventata la domenica? Per chi guarda il film tenendo presente la cultura religiosa USA, non può non venire in mente il terzo comandamento: "Ricordati di santificare le feste". "Santificare la festa" non significa soltanto poggiare il culo sui banchi di una chiesa (specie se lo si fa senza capirne il motivo), ma, soprattutto, riconoscere che, come esseri umani, abbiamo dei limiti e dedicare il giorno festivo al riposo e allo spirito, di cui abbiamo bisogno. Invece, chiarisce il film a chiare lettere, negli USA la domenica è diventata il giorno in cui si mette in moto non solo uno sport, quale il football, ma, a scapito di questo, una impressionante macchina per macinare milioni di dollari (quando una partita deve essere spostata dalla domenica al martedì, ricorda Alec Baldwin, la NFL si vanta di essere più forte persino del Padreterno): e questo, senza curarsi della salute degli stessi giocatori, che poi muoiono a frotte di demenza precoce, si suicidano o si rovinano la vita. Gli esseri umani sacrificati al dio denaro: è un'idolatria che annienta le persone; e non possono non venire in mente scandali analoghi avvenuti in altri sport, come l'onnipresenza del doping nel ciclismo o le migliaia di illeciti nel calcio, avvenuti sempre per soldi. Che cosa stiamo facendo del nostro mondo e del nostro sport? La fede, i comandamenti, la scienza, la cultura ci indicano a livelli diversi, ma in modo convergente, dei limiti da non oltrepassare: oltre quei limiti c'è il baratro, perché l'uomo si trasforma in un carnefice per l'uomo.

                                                      Il dott.Julian Bailes

                             
 
Appendice
 
Zona d'ombra è basato su di una storia vera, quella della scoperta della CTE (Encefalopatia Traumatica Cronica) nei giocatori di football: essa può manifestarsi però anche in giocatori di altri sport "agitati" (rugby, hockey) o in veterani di guerra che abbiano ricevuto molti colpi al capo. I personaggi menzionati nel film sono tutti persone vere, interpretati, tra l'altro, da attori molto somiglianti. Il dott.Bennet Omalu, nigeriano, è reale: qui trovate il suo curriculum vitae, che è lungo una sessantina di pagine: http://www.ucdmc.ucdavis.edu/pathology/our_team/faculty/OmaluB.html.
 
E' reale il neurochirurgo dott.Julian Bailes, che lavora con il dott.Omalu: http://www.concussiontreatment.com/julian_bailes.html
il patologo forense, di fama internazionale, Cyril Wecht, mentore di B.Omalu, che è stato, per esempio, consulente anche nelle autopsie di John e Bob Kennedy:
https://en.wikipedia.org/wiki/Cyril_Wecht 
 
così come il neurochirurgo dott.Joseph Maroon, la cui posizione è tormentata nel film:
https://en.wikipedia.org/wiki/Joseph_Maroon
Cfr. anche The real doctors behind the movie Concussion speak out,
http://www.cbsnews.com/news/concussion-movie-doctors-speak-out-nfl-cte/
 
Il film è basato sull'articolo Game brain, di J.M.Laskas, in GQ, che trovate qui: http://www.gq.com/story/nfl-players-brain-dementia-study-memory-concussions
Nell'articolo trovate le foto sia del dott.Omalu che del dott.Bailes.
 
I giocatori di football che compaiono nel film erano persone vere e sono morti esattamente come riferito (Mike Webster di attacco di cuore, Terry Long per avere bevuto dell'antigelo, Justin Strzelczyk in un incidente mentre correva sull'autostrada contromano, Dave Duerson si è suicidato ecc.):
Mike Webster: https://en.wikipedia.org/wiki/Mike_Webster
Terry Long: https://en.wikipedia.org/wiki/Terry_Long_(American_football)
Justin Strzelczyk: https://en.wikipedia.org/wiki/Justin_Strzelczyk
Andre Waters: https://en.wikipedia.org/wiki/Andre_Waters
Dave Duerson: https://en.wikipedia.org/wiki/Dave_Duerson
 
Oggi il dott.Omalu è a capo di una fondazione che studia la CTE:
http://bennetomalufoundation.org/about-the-foundation/
 
Ridley Scott, Peter Landesman, Giannina Scott, Jeanne Marie Laskas, cioè produttori e regista del film, nonché la giornalista dell'articolo Game Brain, fanno parte del consiglio di amministrazione della fondazione.

 

venerdì 22 aprile 2016

Passeggiata a Firenze. Parte 3

Passeggiata a Firenze. 3

La grande fioritura

Dopo la morte di Piero de'Medici, diventa signore effettivo della città Lorenzo de'Medici, detto il Magnifico: la sua signoria, che va contro gl'interessi dell'oligarchia patrizia della città, diventa l'obiettivo della celebre congiura de'Pazzi (1478), organizzata appunto dalla famiglia omonima (c'è chi non si rende conto che i Pazzi sono una famiglia....). Nella congiura, che giunge al culmine durante la Messa di Pasqua del 1478, rimane ucciso Giuliano, ma Lorenzo sopravvive rifugiandosi in una delle sagrestie del Duomo.


Il periodo successivo è quello della grande Firenze quattrocentesca, che raggiunge il culmine artistico e culturale: è la Firenze in cui maturano Leonardo, Michelangelo e Botticelli, ma anche tanti altri artisti e poeti. Dal punto di vista letterario, intorno a Lorenzo si raccolgono intellettuali che aderiscono al platonismo di Marsilio Ficino, il filosofo che fonda l'Accademia Platonica; celeberrimo Agnolo Poliziano, autore delle Stanze per la giostra. 
Lo spirito edonistico della Firenze dell'epoca, diversa da quella dell'Umanesimo civile, di stampo politico e ispirato dai classici, dei primi umanisti di primo Quattrocento, si riverbera nei celebri versi del Trionfo di Bacco dello stesso Lorenzo:

Quant'è bella giovinezza,                                                                           

Che si fugge tuttavia!

Chi vuol esser lieto, sia:di doman non v'è certezza.          
                                                  

 

Disegno di Leonardo di un degl'impiccati dopo la congiura de'Pazzi - Ritratto di Ginevra de'Benci


Leonardo da Vinci (1452-1519)
Artista, pittore,. scienziato, architetto ecc.ecc.ecc.: è difficile riassumere il genio universale di Leonardo. Per quel che riguarda la Firenze medicea, Leonardo passa qui la prima parte della sua attività multiforme, prima di spostarsi a Milano, alla corte Sforza, nel 1482. Allievo di Andrea del Verrocchio, grazie a lui Leonardo si avvicina ai Medici e in questa bottega conosce molti altri futuri talenti della pittura rinascimentale: Domenico Ghirlandaio, Sandro Botticelli, Perugino. Inoltre, qui veniva stimolata anche la conoscenza di varie arti, compresa ingegneria e architettura. 
Al periodo fiorentino appartengono alcuni grandi capolavori, come:



  • Madonna del Garofano (1473)
  • Annunciazione.
  • Ritratto di Ginevra de'Benci (1478 ca.)
  • Madonna Benois (1478)
  • Adorazione dei Magi (incompiuta, perché poi Leonardo è andato a Milano)

                                                Annunciazione di Leonardo
Lo stile di Leonardo si contraddistingue per i toni sfumati, dovuti all'uso della pittura a olio, ai paesaggi coperti da un'atmosfera vaporosa, quasi degna dei Fiamminghi, per il realismo attento ai dettagli e per il sorriso ambiguo, enigmatico (pensate alla Giuoconda). In questo periodo fiorentino, egli si avvicina però anche alla scienza, attraverso Paolo Toscanelli, e l'approfondimento di fisica ed anatomia. 
Dopo una lunga assenza, Leonardo tornò a Firenze nel 1501; tra le opere di questo periodo, eccelle la famosa Battaglia d'Anghiari, che avrebbe dovuto essere affrescata su di una parte del Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio, in gara con la Battaglia di Cascina di Michelangelo, sulla parete opposta. Nel 1503 Leonardo ricorse alla tecnica antica dell'encausto, descritta da Plinio e che impiegava la cera; ma fu una pessima riuscita e il dipinto colò tragicamente dal muro, senza seccarsi.

                                                          Madonna Benois

Qui un video della Ovopedia su Leonardo, che riassume anche il resto della sua carriera:
http://www.ovo.com/leonardo-da-vinci-opere/ 
Presenta molte animazioni di machine di Leonardo il seguente breve video:
https://www.youtube.com/watch?v=IAr3h1vwTog

Qui un breve video sul capolavoro di Leonardo, il Cenacolo di S.Maria delle Grazie, straordinario per realismo, introspezione psicologica, ricchezza di significato. 
https://www.youtube.com/watch?v=9gr0wYOYojs 

Molto bello questo video sul pensiero scientifico e ingegneristico di Leonardo:
https://www.youtube.com/watch?v=PvMVFsemxvQ

Anche se è lunga, molto interessante la puntata di Superquark su Leonardo:
https://www.youtube.com/watch?v=IF8zsmIWOtw (continua)

mercoledì 20 aprile 2016

Passeggiata a Firenze. Parte 2


Passeggiata a Firenze. 2

Donatello

Il terzo grande iniziatore del Rinascimento a Firenze è uno scultore, il grande Donatello (1386-1466), che però non è attivo solo a Firenze, ma anche nell'Italia del Nord, come a Padova. Donatello ha il grande merito di avere superato il gotico, dalle statue un po' spigolose, con uno stile classico ispirato alla scultura romana. Le sue statue sono però dinamiche, movimentate, caratterizzate da un'acuta e drammatica resa psicologica. E' il grande inventore dello "stiacciato", cioè del rilievo fatto con variazioni minime di spessore, talmente minime da essere adatte a riprodurre figure molto complesse come in prospettiva e con un'illusione di notevole profondità. Guardate ad esempio questo Festino di Erode dell'artista:


Vasari ci racconta un aneddoto famoso riguardo a Donatello e Brunelleschi. Donatello aveva realizzato un Crocefisso per S.Croce, sottolineando la sofferenza del Cristo morente: Brunelleschi, al vederlo, aveva obiettato che il Cristo di Donatello pareva un "contadino". L'architetto rispose a sua volta con il Crocefisso ora esposto in S.Maria Novella, molto più austero e maestoso: al vederlo in casa dell'amico, Donatello, che stava entrando con il grembiule stretto al petto pieno di uova, fu talmente stupito che lasciò cadere le cocche del grembiule e fece...una gigantesca frittata. Brunelleschi allora gli chiese se questa fosse la sua abitudine quando trasportava delle uova, ma Donatello ribatté che davvero Brunelleschi era stato in grado di rappresentare la maestà del Figlio di Dio. Ecco i due Crocefissi, che rivelano le profonde differenza tra i due artisti: quello a sinistra risale a Donatello.

   

Le opere più importanti sono numerosissime:

S.Giorgio di Orsanmichele (1417)
5 profeti per il Campanile di Giotto (1415-21)
Il monumento funebre dell'antipapa Giovanni XXIII, oggi in Battistero (1425-27)
La cantoria del Duomo (1438), appaiata a quella di Luca della Robbia
Decorazione della Sagrestia Vecchia in Duomo (1421-43)
Il celeberrimo David (1440)

La cantoria


Nel 1443 Donatello si trasferisce a Padova, perché attirato da importanti prospettive di lavoro e perché, pare, la sua bottega dovette essere demolita, dato che si trovava sul luogo di costruzione del futuro Palazzo Medici. Le opere di Padova sono:

L'altare di S.Antonio nella Basilica del Santo (1446)
Il monumento equestre al condottiero Gattamelata (1446)

     

Il David e il monumento al Gattamelata

Partito da Padova nel 1453, Donatello realizza altre opere straordinarie, come la modernissima Maddalena e la "Giuditta e Oloferne" (sotto). Donatello visse i suoi ultimi anni in malattia e povertà. I suoi capolavori ne fanno però uno degli artisti più grandi del Rinascimento.

  

La Maddalena penitente, in legno, e la Giuditta e Oloferne. 

Qui un video montato da un collega su Donatello:

https://www.youtube.com/watch?v=TDJFM9bl4yI   

Beato Angelico

Grande pittore, veramente beatificato e patrono degli artisti, domenicano, utilizza la prospettiva in maniera nitida e luminosa, ma anche i colori brillanti e il tono decorativo del Gotico internazionale. Ciò rende le sue pitture un vero e proprio trionfo di luce e colori, come l'anticamera del Paradiso. E' noto per avere dipinto delle scene evangeliche nelle celle del convento di S.Marco, voluto da Cosimo de'Medici a partire dal 1434, per la meditazione dei frati. 

  

Annunciazione e Trasfigurazione del Beato Angelico. 

Qui sotto, due video interessanti sulla sua opera. 

https://www.youtube.com/watch?v=ApOq_A3pyTw

https://www.youtube.com/watch?v=Us3u5VJ4Ayw

Un dettaglio simpatico: a S.marco c'è anche un affresco noto come la "Discesa agl'inferi del Cristo dopo la Sua morte": osservate la scena...col diavoletto schiacciato sotto la porta abbattuta da Gesù!


L'ascesa dei Medici

Nel 1434 Cosimo de'Medici torna dall'esilio, dopo essere stato cacciato temporaneamente dalla città perché la sua influenza preponderante metteva in pericolo la repubblica fiorentina: il suo ritorno sancisce l'inizio effettivo della signoria medicea, con lui al vertice, il figlio Piero e, soprattutto, il nipote Lorenzo, detto il Magnifico (morto nel 1492), fine politico e grande mecenate. Con i Medici al potere, inizia la grande stagione della Firenze rinascimentale.

Qui un video di Ulisse, con Alberto Angela, in cui si traccia la storia della dinastia e si ammirano vari monumenti di Firenze: 

https://www.youtube.com/watch?v=qpzAygWCeEA (continua).