giovedì 29 dicembre 2016

Lo "Schiaccianoci", Covent Garden, l'Avvento....e come diventare migliori per Natale


Lo "Schiaccianoci", Covent Garden, l'Avvento....e come diventare migliori per Natale

Sera dell' 8 dicembre scorso. Sono al cinema assieme a  una piccola delegazione di 3M (6 in tutto: Ilaria, Luca, Diego, impeccabilmente abbigliato, Maria Beatrice, Cristina e Francesco) per vedere la diretta, dalla celeberrima Royal Opera House di Covent Garden a Londra, dello Schiaccianoci di Pëtr Il'ič Čajkovskij. È il consueto balletto di Natale: e la ROH lo ha messo in programma come regalo natalizio, per grandi e piccini. I miei "piccini" si soo procurati, per seguire meglio, una vera e propria tanica di popcorn (volume 2 littri, a giudicare approssimativamente dall'aspetto), che riusciranno a dividere e finire per davvero entro il ritorno di Clara a casa. Un vero classico, con una musica superba eseguita magistralmente dall'orchestra diretta dal maestro Peter Manning, mentre la coreografia è quella di Peter Wright, che ha appena celebrato i suoi gloriosi 90 anni.


                                                 Foto originali dal sito web del ROH
Le quasi tre ore di spettacolo mi hanno adagiato in un'atmosfera da fiaba. I ballerini erano straordinari ed eseguivano con grazia e perfezione una coreografia comunque difficile - ho apprezzato molto il Valzer della Fata Confetto, il Valzer dei fiori, la Danza Araba, il Valzer dei fiocchi di neve e...ma dovrei citare tutto lo spettacolo; le scenografie erano fantastiche, fiabesche, degne proprio del Paese dei Dolci e di una festa natalizia; analogamente i costumi, tra scintillio di lustrini e veli leggeri, rievocavano un paese di sogno. Infine, gl'interpreti erano ottimi: la Fata Confetto (Lauren Cuthberson, di grande abilità tecnica), il Principe (il nostro Federico Bonelli), Clara (una dolce Francesca Hayward) e lo Schiaccianoci (Alexander Campbell). Da non dimenticare, nel ruolo di Dresselmeyer, Gary Avis.



Può un balletto del genere rientrare nella preparazione alle feste natalizie? Come una sorta di supporto per l'Avvento? Certamente sì. Spesso, li esseri umani impantanano la spiritualità nel moralismo bacchettone e angusto, e dimenticano che lo spirito ha bisogno, grande bisogno di bellezza. Lo Schiaccianoci di Covent Garden è stato per noi uno straordinario regalo di Natale: un dono che ci ha sollevato verso altezze di bellezza pura, nata dalla buona volontà e dall'impegno di chi ha messo in scena il tutto. Un moralista non sa apprezzare queste cose: ma Gesù Bambino avrebbe battuto le manine! Spesso ho pensato che i ballerini devono essersi letteralmente massacrati per provare passi tanto difficili; eppure, devono aver provato la gioia di donare qualcosa di bello a noi, il loro pubblico. Questo vale anche per tutti gli altri artisti coinvolti nel progetto, dai musicisti, agli scenografi, passando per l'ultima maschera in sala: ognuno ha cooperato a questo splendido dono. E noi ne siamo profondamente grati. Magari, qualcuno di loro avrà avuto tanti motivi per essere triste quella sera e per non sorridere affatto: eppure tutti sfoderavano il loro più luminoso sorriso, perché stavano creando qualcosa di bello. Qualcosa che ci ha fatto uscire dal teatro migliori. L'amore passa anche per di qua. Grazie ROH!


Qui il link alla pagina ROH dedicata al balletto:

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