lunedì 6 marzo 2017

Bei momenti a Vienna 1.


Bei momenti a Vienna


                                                                  Bacio di G.Klimt

1) Spiaggiati. Questo il termine più usato durante la nostra gita di 5O a Vienna, tra il 22 e il 25 febbraio scorso. "Spiaggiato" è uno dei vocaboli più amati dalla mia collega Genesia, che pure ci accompagnava: ed esso evoca la situazione di una balena (o di un'otaria) ridotta in pratica, dopo una tempesta, sulla spiaggia allo stato di una frittella. E come tante frittelle sembravamo tutti già il mattino della partenza: già verso le 7.00, sull'autostrada per Venezia, a tendere l'orecchio in direzione del fondo del pullman si udiva un silenzio cimiteriale: anzi tombale. Da Certosa. Non si sentiva neanche ronfare. Tutti "morti". Spiaggiati appunto. La scena si è ripetuta al ritorno, quando, dopo che ci eravamo alzati alle 6.00, avevamo fatto "vela" in direzione di Mauthausen. La foto qui sotto rende bene l'idea: i visi, per ovvi motivi di privacy, non si vedono, ma si nota una faccia china, un'altra testa china, varie altre s'indovinano lungo gli schienali, poi si s'intravvede uno steso sui sedili di fondo, delle paia di piedi e calzini al vento....Uno stato di coma generale. Le gite "spiaggiano", non c'è che dire: anche gli studenti.


2) Tra le mete più apprezzate dai miei studenti, senza dubbio il Museo del Belvedere. Si tratta di una magnifica collezione d'arte, che spazia dal Barocco, al Romanticismo, all'epoca Biedermaier (lo stile artistico e d'arredamento diffuso nelle case borghesi degl'inizi dell'Ottocento in Germania), fino al Decadentismo, all'Impressionismo e all'Espressionismo, raccolta in un doppio palazzo splendido. Il palazzo fu iniziato da Johann Bernhard Fischer von Erlach e completato agl'inizi del 1700 dall'architetto Johann Lucas von Hildebrandt per il principe Eugenio di Savoia, il vincitore della battaglia di Zenta contro i Turchi e grande condottiero degli Asburgo. 


                                                            Belvedere di Vienna

Jiro (Giacomo) aggirandosi per le sale, ha scoperto un quadro di Segantini che abbiamo studiato a scuola, Le cattive madri: delle donne prive di attenzione per i loro bambini, attaccati al loro seno, e appese ad alberi spogli e sterili, in un freddo paesaggio innevato e alpino. Io paragono di solito questo quadro all'idea materna negativa che emerge da Leopardi, che parlava di "Natura matrigna" e la rendeva responsabile di tutte le sventure tipiche della vita umana. Segantini era orfano e si portava dietro una visione ambivalente della maternità: dolcissima, ma anche sinistra. Il Belvedere, però, racchiude anche altri capolavori, specie austriaci: e un posto speciale spetta a Gustav Klimt e al suo famoso Bacio (avete notato che la donna sembra respingere l'uomo?). Klimt adorava l'oreficeria e l'arte bizantina, e queste tendenze si notano nel quadro e in altri, come la Giuditta, in cui eccelle il lato prezioso e decorativo, così fin de siècle. Non tutti sanno però che nella Sala Terrena, davanti alle finestre, ci sono anche dei magnifici puff, su cui ho trovato le ragazze (Chiara, Mia, Giulia) e su cui mi sono seduta comodamente anch'io: sono fenomenali.


                                                           Le cattive madri di G.Segantini

3) Esiste un luogo, a Vienna, dove ci siamo recati in pellegrinaggio, praticamente tutti i giorni: Demel. Cioè, è la "Reale e imperiale pasticceria" Demel, ovvero la Konditorei che riforniva la corte imperiale (quindi anche la famosa Sissi) dei suoi dolci. E i dolci da Demel sono favolosi. Preparano anche una torta in mio onore (Annastorte! Cioè, sarebbe il mio desiderio che la torta fosse preparata in mio onore...): la Annastorte è quella sulla destra qui (per la collega). Io ho preso invece un'altra torta, di cioccolata e nocciola. La merenda con torta e cioccolata calda e panna è un ricostituente naturale indipensabile la sera. Fa sentire meno "spiaggiati"...


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