mercoledì 15 marzo 2017

Allied - Un'ombra nascosta (R.Zemeckis, 2016)


Allied - Un'ombra nascosta

Il silenzio del deserto, un paracadute che scende piano tra le dune, poi un uomo che cammina tra la sabbia e viene raggiunto da un auto. L'autista, dopo averlo caricato, gli consegna una valigetta e anche una scatoletta: la camera inquadra una fede nuziale. Da questa immagine si sviluppa poi tutta la trama di Allied, l'ultima pellicola di Robert Zemeckis, con Brad Pitt e una magnifica Marion Cotillard. Storia di amore, azione e spionaggio, Allied ha tutti gli ingredienti per avvincere lo spettatore, come i classici di una volta.


Max Vatan è un colonnello dell'esercito canadese attivo nell'MI6 britannico. Viene inviato nel Marocco francese per una difficile missione, da completare con l'aiuto di una giovane donna, appartenente alla Resistenza francese, Marianne Beauséjour: insieme devono eliminare un ambasciatore tedesco durante una festa. Lei si dimostra capace, decisa e affascinante: le tumultuose esperienze vissute insieme li avvicinano finché non esplode tra loro la passione. Lui la convince a seguirlo in Gran Bretagna: si sposano e hanno una bambina, Anna. Ma quando sembra che, nonostante la guerra possano essere felici, ecco la catastrofe: Marianne è sospettata di essere un'infiltrata, che fa il doppio gioco per conto dei Tedeschi. E, se fosse vero, il marito dovrebbe giustiziarla con le sue mani...


Scatta allora una frenetica indagine di Max alla ricerca della verità, mentre due diverse forme di lealtà cozzano dentro di lui: quella alla sua famiglia e quella al suo paese. Brad Pitt, a mio avviso, brilla soprattutto nella seconda parte, quando comunica il profondo tormento interiore di un uomo lacerato nei suoi affetti. Marion Cotillard, poi, è straordinaria in tutti i momenti della pellicola: da donna intelligente e spregiudicata, a spia capace e dotata di sangue freddo, da seduttrice a moglie innamorata, da ragazza fragile a madre tenera, l'attrice riesce a rendere con maestria le molteplici sfaccettature di un personaggio affascinante, Marianne, tanto più affascinante quanto più è avvolta dal segreto e dal mistero. 


La regia ben curata di Zemeckis sorveglia tutto minuziosamente: molto riuscite le scenografie di Gary Freeman (specie quelle che ricostruiscono Casablanca: hanno ricevuto varie candidature a premi assieme ai costumi di Joanna Johnston): esse riescono a ricostruire con perizia ed equilibrio spazi del passato senza indulgere al pittoresco facile o allo squallido a tutti i costi. Belle anche le musiche di Alan Silvestri. Allied ha il fascino del film storico, intrecciato alla vicenda d'azione, ma è soprattutto (come ho scoperto con sorpresa) una bella storia d'amore: lo esprime bene la locandina del film, che ritrae i protagonisti mentre camminano armati tenendosi per mano. Il lato più bello di questo amore è la fedeltà reciproca costruita attraverso la condivisione di tante esperienze: Max e Marianne hanno imparato a fidarsi l'uno dell'altra affrontando la vita insieme. E questo rimane in profondità, al di là di ogni cedimento, anche grave. Un messaggio autentico, che permane nell'animo dello spettatore anche dopo che si sono dissolte le ultime note della colonna sonora.


Allied

The silence of the desert, a parachute slowly coming down among the dunes, then a man walking on the sand and is reached by a car. The driver, after charging him, gives him a briefcase and even a little box: the camera frames a wedding ring. From this image develops the whole plot of Allied, the last of Robert Zemeckis' film, with Brad Pitt and a wonderful Marion Cotillard. Love story, action and espionage movie, Allied has all the ingredients that captivate the viewer, like an old classic.

Max Vatan is a Canadian colonel active in the British MI6. He is sent to French Morocco for a difficult mission, to be completed with the help of a young woman, a member of the French Resistance, Marianne Beauséjour: together they must eliminate a German ambassador during a party. She proves himself capable, determined and charming: the tumultuous experiences lived by them together approach them until their passion explodes. He convinces her to follow him to Great Britain: they get married and have a daughter, Anna. But when they can be, apparently, happy, despite the war, here is the catastrophe: Marianne is suspected to be a foreign spy, who makes the double play on behalf of the Germans. And, if it were true, her husband should execute her by his own hands ..



This triggers a frantic investigation by Max in search for the truth, while two different forms of loyalty clash within him: the one to his family and the one to his country. Brad Pitt, in my opinion, shines especially during the second half, communicating the deep inner torment of a man torn in his affections. Marion Cotillard is extraordinary in every moment of the film: as an intelligent and ruthless woman, as a spy with cold blood, as a seductress or a wife in love, as a fragile girl or a tender mother, the actress manages to reveal with skill the many facets of a fascinating character, Marianne: so much more fascinating as she is shrouded in secrecy and mystery.



Zemeckis' direction carefully oversees everything: the set design by Gary Freeman is a success (especially the reconstruction of Casablanca: Freeman received several nominations for awards together with Joanna Johnston for her costumes): it manages to rebuild with skill and balance spaces of the past without indulging in the easy picturesque or the squalid at all costs. The music by Alan Silvestri is fine too. Allied has the charm of old films, woven with action, but it is above all (as I discovered with surprise) a beautiful love story: this is well expressed by the movie poster, which depicts the characters while they walk holding hands and armed. The most beautiful side of this love is mutual fidelity built through sharing many experiences: Max and Marianne have learned to trust each other facing life together. And this remains in depth, beyond any failure, even a serious one. An authentic message, which remains in the soul of the viewer even after that the last notes of the soundtrack are gone.



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