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lunedì 15 agosto 2016
Un amore splendido - An affair to remember (Leo McCarey, 1957)
Un amore splendido
Questo è uno dei miei film preferiti e forse uno dei più genuinamente romantici che siano mai stati girati. Un amore splendido è un remake di gran classe di un film omonimo che il regista Leo McCarey aveva già girato nel 1939 in bianco e nero, con Irene Dunne e Charles Boyer (ho visto anche quello). I protagonisti qui sono Cary Grant, uno dei più grandi attori di Hollywood, molto apprezzato da Hitchcock, e Deborah Kerr, una vera lady di grande eleganza; erano entrambi inglesi e, secondo me, due Americani difficilmente avrebbero potuto donare a questo film l'atmosfera di rara distinzione che lo contraddistingue. Infatti, questa pellicola va apprezzata per le sfumature e per la raffinatezza.
Nickie Ferrante è un playboy di origine italiana, in viaggio su di un transatlantico alla vigilia del suo matrimonio con una ricca ereditiera. Sulla nave incontra Terry McKay, una giovane di origine irlandese, prima cantante nei nights, poi mantenuta da un ricco industriale (Kenneth, in realtà una gran brava persona, interpretato da Richard Denning). I dialoghi tra loro sono molto interessanti, perché giocati sul filo dell'ironia: Terry non prende troppo sul serio la fama di rubacuori di Nickie, ma proprio questo permette a lui di risalire alla parte più profonda di sé. I protagonisti sono entrambi non giovanissimi, con esperienza e disillusioni sulle spalle; in fin dei conti, vengono da due esistenze non proprio limpide, da viveurs, da cui hanno bisogno di riscattarsi.
Poco per volta, tra loro nasce un idillio, che dà luogo a molti pettegolezzi sulla nave (e a delle scene buffe); di grande bellezza è l'episodio centrale del film, quando i due sbarcano in Costa Azzurra e vanno a visitare la nonna di Nickie, interpretata splendidamente da Cathleen Nesbitt (parentesi: Cathleen Nesbitt è stata una delle più longeve attrici inglesi ed era la fidanzata del poeta Rupert Brooke, uno dei poeti della I Guerra Mondiale che i miei ragazzi affrontano regolarmente nel programma di quinta; lui le dedicò anche dei sonetti). L'anziana signora vive in un'elegante casa, piena di oggetti d'arte e circondata da un meraviglioso giardino con cappella; e in quest'atmosfera raffinata e rarefatta, quasi un Paradiso, Terry e Nickie, al contatto con l'amore sincero della nonna, ritornano alle loro aspirazioni più genuine. Quindi, prima di separarsi alla fine del viaggio, prendono la grande decisione: lasceranno i rispettivi fidanzati e si impegneranno a guadagnarsi la vita per poter fondare un futuro insieme; Nickie, ad es., riscopre il proprio talento di pittore. Siccome non sanno se ce la faranno, si ridanno appuntamento per sei mesi dopo sull'Empire State Building di New York, il punto "più vicino al cielo". Ma, come vedremo, qualcosa va storto....
Amo molto questo film per tanti motivi: la recitazione di classe, l'ironia, che evita i toni melensi. l'eleganza (i costumi sono di uno dei maggiori costumisti di Hollywood, Charles De Maire, la fotografia di Milton Krasner, altro grande professionista, la musica di Hugo Friedhofer, con la bellissima canzone, scritta dal regista stesso, An affair to remember), la sceneggiatura, molto raffinata; ma è, soprattutto, una gran bella storia d'amore. E una storia d'amore che fa riflettere. La sceneggiatura ci permette di seguire il suo sviluppo in maniera naturale, senza gli artifici e i vuoti di tanti film romantici: i protagonisti sono due persone vere e, soprattutto, non sono eroi senza macchia, ma un uomo e una donna insoddisfatti di come hanno vissuto la loro esistenza. Nel loro amore trovano l'energia per riscattarsi; ed è una storia d'amore priva di toni zuccherosi, vissuta con ironia e molta intelligenza.
Una volta ho letto una critica su questo film: i due protagonisti non dovrebbero separarsi per cercare un impiego, ma restare insieme ed approfittare subito della felicità che hanno scoperto. Credo però che questo commento sia miope. Entrambi infatti si rendono conto di non essere allenati alle responsabilità che una storia d'amore vera comporta; per cui si prendono sei mesi per addestrarsi a queste responsabilità. Per questo penso che il messaggio di questo film sull'amore sia molto più profondo del solito: esso ricorda quello che tanti di noi oggi preferiscono scordare, cioè che l'amore non è tanto godimento immediato, ma richiede impegno.
An Affair to Remember
This is one of my favorite movies, and perhaps, one of the most genuinely romantic ever filmed. An Affair to Remember is the remake of an eponymous film of great class, directed by Leo McCarey in 1939 in black and white, with Irene Dunne and Charles Boyer (I watched it too). The protagonists here are Cary Grant, one of the greatest actors in Hollywood, much appreciated by Hitchcock, and Deborah Kerr, a true lady of great elegance; they were both British and, in my opinion, two Americans could hardly have expressed the rare distinction atmosphere that sets this film apart. In fact, this film should be appreciated for its nuances and sophistication.
Nickie Ferrante is a playboy of Italian origin, travelling on an ocean liner on the eve of his marriage to a wealthy heiress. On the ship he meets Terry McKay, a young Irish-born woman, first singer in a night, then maintained by a wealthy industrialist (Kenneth, actually a very good person, starring Richard Denning). The dialogues between them are very interesting, because they play on the thread of irony: Terry does not take too seriously Nickie's reputation of heartthrob, but that lets him go back to the deepest part of himself. The protagonists are both not very young, experienced and disillusioned; after all, they are viveurs, with a not so clear existence, from which they need to redeem themselves.
Little by little, they fall in love, which gives rise to many rumors on the ship (and to some funny scenes); the central episode of the film is really beautyful, when the two land on the French Riviera and go to visit Nickie's grandmother, beautifully played by Cathleen Nesbitt (brackets: Cathleen Nesbitt was one of the longest-lived British actresses and was the girlfriend of poet Rupert Brooke, one of the World War I poets regularly met by my kids in the fifth grade; he also devoted sonnets to her). The old lady lives in an elegant house, full of artworks and surrounded by a beautiful garden with a chapel; and in this refined and rarefied atmosphere, almost a Paradise, Terry and Nickie, upon contact with the sincere love of his grandmother, go back to their most genuine aspirations. So, before parting at the end of the trip, they take the big decision: they will leave their partners and undertake to make a living in order to found a future together; Nickie, eg., rediscovers his talent as a painter. As they do not know if they are going to succeed, they fix a new rendez-vous six months after on the Empire State Building in New York, the "closest spot to heaven." But something will go wrong ....
I really love this movie for many reasons: its class in acting, its irony, which avoids dull tones. elegance (costumes by one of the greatest costume designers in Hollywood, Charles De Maire, photography by Milton Krasner, another great professional, music by Hugo Friedhofer, with the beautiful song, written by the director himself, An Affair to Remember), the script, very refined; but above all, it's a great love story. It's a love story that makes you think. The script lets us follow its development in a natural way, without the empty artifice of many romantic movies: the protagonists are two real people and, above all, no spotless heroes, but a man and a woman dissatisfied with their existence. In their love they find the energy to redeem themselves; and it is a love story devoid of sugary tones, lived with irony and a lot of intelligence.
I once read a criticism about this film: the two protagonists should not get separated in search for work, but stay together and take advantage at once of the happiness they found. But I think this comment is shortsighted. Both in fact realize they are not trained to the responsibilities a true love story involves; therefore, they take six months to train themselves to these responsibilities. So I think the message about love of this film is much deeper: it reminds what many of us now prefer to forget, that love is not so much immediate gratification, but it needs commitment.
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