lunedì 29 agosto 2016

Caccia al ladro - To catch a thief (A.Hitchcock, 1955)


Caccia al ladro

Ai miei appassionati di Hitchcock, un nuovo capolavoro del maestro del thriller: Caccia al ladro, con due attori che già conoscete, il raffinato Cary Grant e la splendida Grace Kelly (in uno dei suoi ultimi lavori, prima di sposare il principe Ranieri di Monaco). Anche questo è un vero gioiello.


Il film è girato in Costa Azzurra e fu proprio durante queste riprese che Grace Kelly conobbe il principe Ranieri (le famose scene in cui lei è alla guida della macchina furono girate proprio sulla strada su cui poi lei avrebbe fatto il suo incidente mortale nel 1980). La regione viene scossa da una serie di furti di gioielli nei migliori hotel della zona: il modus operandi rinvierebbe a un ladro misterioso detto "Gatto" (abilissimo nello scalare muri e tetti): e subito la polizia sospetta John Robie (Cary Grant), un ex-ladro gentiluomo, che si faceva veramente chiamare "Gatto" per le sue abilità acrobatiche, ora ritiratosi in un'amena villa dei dintorni. Allora a Robie non resta altro da fare che cercare il vero ladro: collabora con il signor Hughson, della compagnia assicuratrice dei gioielli, il prototipo del gentiluomo britannico (interpretato da John Williams); e si deve scontrare con l'omertà dei suoi ex-colleghi, poi compagni nella Resistenza, ora apparentemente "redenti" e occupati nella gestione di un ristorante. Nel corso delle sue indagini, Robie conosce la bellissima Frances Stevens (Grace Kelly), una pestifera e capricciosa, ma affascinante ereditiera americana, che si innamora di lui. A me piace tantissimo la madre di lei, interpretata da un'ottima caratterista, Joyce Royce Landis: è simpaticissima quando richiama la figlia al buon senso. 


Ovviamente il vero ladro viene acciuffato alla fine, ma non vi voglio guastare la sorpresa. Il film è in realtà una commedia brillante: la sceneggiatura è del bravissimo John Michael Hayes (lo stesso della Finestra sul cortile) ed è spumeggiante come champagne, con ironia e battute in quantità; la costumista, la celebre Edith Head, si deve essere divertita parecchio, specie con la scena del ballo in costume settecentesco (se fate attenzione, qui la Kelly indossa un abito che sarà imitato nella Bella e la Bestia di Walt Disney); la fotografia, sempre molto raffinata e ricchissima di colore, è del consueto Robert Burks, che vinse l'Oscar per questo film, e poté avvalersi anche di un elicottero (una novità per allora); la pregiata scenografia è opera di un team di professionisti (Joseph McMillan Johnson, Hal Pereira, Sam Comer, Arthur Crams) che poi ricevette la nomination così come Edith Head per i costumi. Come noterete, il cast tecnico era di primo livello e produsse difatti un film di grande raffinatezza ed eleganza, una festa per gli occhi (guardate per esempio i panorami delle ville, oppure la scena notturna dei fuochi d'artificio).
Insomma, Caccia al ladro è un film divertente, elegantissimo, piacevole, pieno di cose belle (la Costa Azzurra, i gioielli, le ville, la Kelly, gli abiti, il paesaggio ecc.) e che dona un pizzico di leggerezza alla produzione di Hitch. Al tempo stesso, ritorna qui, in forma più lieve, qualcuno dei suoi temi preferiti: l'ambiguità del protagonista, sospettato fino alla fine, il tema del doppio (il nuovo "Gatto" imita John Robie), la verità che si apre dietro ad apparenze insospettabili, la bionda sensuale (guardate il bacio della Kelly a Cary Grant). A proposito: dov'è Hitchcock? Quando lo scoprirete, vi verrà da ridere. 


To Catch a Thief

To my fans of Hitchcock, a new masterwork by the master of thrillers: To Catch a Thief, starring two actors that you already know, elegant Cary Grant and beautiful Grace Kelly (in one of her last works, before she married Prince Rainier of Monaco ). This is a real gem too.
The film is shot on the French Riviera, and during the turning Grace Kelly met Prince Rainier (the famous scene where she is driving, was shot right on the road where she would have her fatal accident in 1980). The region is shaken by a series of thefts of jewelery in the best hotels in the area: the modus operandi would fit a mysterious thief called "Cat" (skillful in climbing walls and roofs): and the police immediately suspect John Robie (Cary Grant), a former gentleman thief, who was really called "Cat" for his acrobatic skills, now retired in a pleasant villa of the surroundings. Then Robie has nothing to do but to find the real thief, cooperating with Mr. Hughson, from the insurance company, the prototype of the British gentleman (played by John Williams); and he must come to terms with the silence of his former colleagues, then comrades in the Resistance, now apparently "redeemed" and working in a restaurant. In the course of his investigations, Robie meets beautiful Frances Stevens (Grace Kelly), a pestiferous and capricious, but fascinating American heiress, who falls for him. I really like her mother, played by excellent Joyce Royce Landis: she is very funny when recalling her daughter to common sense.


Obviously the real thief is caught in the end, but I don't want to spoil your surprise. The film is actually a comedy: the script was written by very talented John Michael Hayes (the same of the Rearwindow) and is bubbly like champagne, with humor and jokes; the costume designer, famous Edith Head, must have had a lot of fun, especially with the ball scene in eighteenth century costumes (if you pay attention, here Kelly wears a dress that will be imitated in Walt Disney's Beauty and the Beast); photography, always very refined and rich in color, is supervised by usual Robert Burks, who won the Oscar for this film, and could also use a helicopter (a novelty for the time); the fine set design is the work by a team of professionals (Joseph McMillan Johnson, Hal Pereira, Sam Comer, Arthur Crams) who received the nomination as well as Edith Head for costumes. As you notice, the technical cast was top level and in fact they produced a film of great refinement and elegance, a feast for the eyes (see for example the views of the villas, or the night scene of the fireworks).


In short, To Catch a Thief is a funny movie, elegant, pleasant, full of beautiful things (the French Riviera, jewels, villas, Kelly, clothes, landscape etc.). And it gives a touch of lightness to the production by Hitch. At the same time, back here, in milder form, we find some of his favorite themes: the ambiguity of the protagonist, who is suspected until the end, the theme of the double (the new "Cat" imitates John Robie), the truth that opens behind unexpected appearances, the sensual blonde (see the kiss of Kelly with Cary Grant). And: where is Hitchcock? When you find him out, you will laugh.

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