giovedì 25 aprile 2019

Consigli di sopravvivenza per maturandi...senza più fiato.



Consigli di sopravvivenza per maturandi...senza più fiato.

Vi ricordate la 4M? Quella classe simpatica che contemplava il ruolo degli scolapasta nelle storie d'amore infelice e mandava Gabriele a far da (improbabile) guida turistica per Ferrara? Bene. Ormai sono da un pezzo la 5M e stanno arrivando al gran finale, ovvero il fatidico esame di maturità. Solo che quest'anno a Roma hanno deciso (all'improvviso) di cambiarlo: suscitando così non poco sconcerto in allievi e insegnanti. Come vi ricorderete, i nostri eroici studenti della 5M erano stati anche subissati di attività extra-scolastiche: il risultato è che, la mattina, a volte me ne trovo qualcuno in classe che sta per schiacciare un pisolino sul banco...
Quindi: a mali estremi, estremi rimedi. Lasciamo andare le responsabilità politiche di chi comanda a Roma e le disquisizioni sul perché ha deciso di sconvolgerci all'ultimo momento (lo scritto d'Italiano andrebbe anche, ma il secondo scritto e l'orale? Bah!): bisogna correre ai ripari. Ho pensato allora di radunare alcuni "consigli di sopravvivenza per maturandi senza più fiato" qui a beneficio loro e di chiunque ne abbia bisogno. Vanno bene anche per altre situazioni, non solo per la maturità: e cercherò di fornirli in modo simpatico. Come la 5M (il Barone Rosso di cui sopra è dovuto allo stato di emergenza in cui ci troviamo).
Dividerò i consigli in alcune categorie: studio, pianificazione, vita quotidiana.


Come organizzare lo studio
  • Il trucco per resistere in periodi di studio intenso è lo stesso della maratona: dosare le forze e studiare in modo regolare, senza indigestioni il giorno prima della verifica (io lo ripeto da anni, e non solo io, però...). Quel che si impara in fretta, se ne va di volata, per cui...
  • Suddividere il lavoro in periodi di studio abbastanza brevi: non più di 1 ora per volta, ma anche un periodo di 35-45 minuti va benissimo. Difatti, i ricercatori hanno verificato che si tocca il picco massimo di produttività all'inizio di un periodo di lavoro. Perciò: 
  • Pause adeguate sono importantissime per lo studio, perché ci permettono di ritornare dopo la pausa al lavoro con un'aumentata capacità produttiva. Quindi, le pause devono essere dedicate a qualcosa che disimpegna veramente la testa, un impegno fisico: sono certa che la mamma troverà qualcosa di adeguato (portare via la spazzatura, spazzare, dare un aiuto nelle faccende di casa ecc.: a proposito: tra gli studenti si nota un calo notevole nelle abilità relative a spazzare e fare le pulizie - me ne accorgo quando bisogna pulire l'aula....). Nota bene: continuare a studiare senza pause, a un certo punto fa crollare la produttività e le capacità intellettuali, riducendovi allo stato di uno zombie. Da non provare. 
  • Quando si studia è fondamentale preparare degli schemi, delle mappe concettuali, dei riassunti di quanto studiato: è la vostra produzione scritta, che consolida in modo attivo quello che avete appreso in modo passivo leggendo e sottolineando. Il secondo grosso vantaggio dei riassunti è che vi forniscono, per ogni materia, una specie di sintesi del programma, su cui potete ripassare in modo molto più efficace e rapido che sul  manuale. Man mano che si avvicina l'esame di maturità, dovreste avere la vostra mini-biblioteca di riassunti e schemi, sempre pronta sotto mano per l'uso, cui fare riferimento per tutto, dagli Appennini alle Ande, da Leopardi alla Teoria della relatività. 

  • Ripetere è fondamentale per acquisire capacità espressive, scioltezza e per rafforzare l'autostima (specie per i timidi). Difatti, solo ripetendo diventate sicuri di avere imparato davvero; inoltre, vi preparate per l'orale, anche a livello emotivo. 
  • Studiare in gruppo può essere molto utile e aiuta di regola tutti, sia i più bravi che quelli più incerti. Nel confronto, infatti, si impara meglio, si consolidano le acquisizioni e si apprendono anche delle dritte utili sull'organizzazione e sul metodo di studio (attenzione a rimanere concentrati, però). Mi piace immaginare Nicola e Jacopo B. che studiano assieme!
  • Trovate dei modi divertenti di ripassare: per esempio, tramite dei video, oppure raccogliendo delle illustrazioni, registrandovi col cellulare e così via. La fantasia è d'obbligo in questo campo (per esempio, quando l'anno scorso ho preparato l'esame di Storia degli USA, ripassavo con i documentari o con i film di Spielberg come Lincoln!). Sapere è un piacere: cerchiamo di mantenerlo così il più possibile. Inoltre, queste  modalità aumentano le connessioni tra argomenti nel vostro cervello. 
  • Sfruttate i collegamenti tra materie: torneranno utili per l'orale. Qualche collega, come la Roberta, sta infatti consigliando ai ragazzi di segnare i macro-argomenti con collegamenti possibili in un quaderno a parte. Questo vi permette anche di approcciare gli argomenti da più punti di vista e, quindi, più materie alla volta, aumentando ancora i collegamenti nel vostro cervello (alla fine, il vostro cervello diventerà un emulo di un maglioncino a uncinetto...). 
  • Cercate di mantenere il più possibile il dialogo con gl'insegnanti (se ce la fate, perché la maturità rende molto ansiosi anche loro...): sia per organizzarvi al meglio, sia per riceverne consigli, sia per capire in modo ideale quello che state imparando o ripassando. Usare al meglio il tempo in classe può dimezzare la fatica a casa. 

Pianificazione
  • Per avere una giornata efficace, è necessario pianificarla bene, però con elasticità: vediamo come. 
  • Dato che è impossibile quantificare con precisione l'attività intellettuale - cioè misurare con precisione il tempo necessario per studiare un tot di pagine o simili - è bene mantenersi elastici e pianificare, come ho già detto, dei periodi di studio brevi. Perciò, è inutile pianificare prevedendo quante pagine studiare o simili; ed è anche inutile pianificare nel dettaglio - salvo alcune linee generali - i giorni a venire. L'importante è pianificare bene oggi e domani. Se manterrete il piano di oggi, vi potete fidare serenamente che manterrete anche i vostri impegni futuri. Tanto, ci sono giorni molto produttivi in cui fate di più del previsto, e giorni in cui fate un po' meno, ma avrete il tempo di recuperare. 
  • Quando preparate l'agenda, non accumulate una lista infinita di cosa da fare (come tendo a fare io la domenica sera), ma focalizzatevi su alcuni punti importanti e indispensabili. Il grande mentore statunitense Micheal Hyatt consiglia di dividere le cose da fare in 4 quadranti: importanti e urgenti (subito), importanti, ma non urgenti (in seconda battuta), urgenti, ma non importanti (di solito, queste cose si possono delegare perché non ci riguardano), non importanti e non urgenti (ci fate una croce sopra). In questo modo, si può eliminare il surplus e semplificare l'agenda. L'ideale? Sempre secondo Hyatt, tre compiti importanti al giorno
  • Fondamentale: pensare a un problema per volta. Il multi-tasking è un'illusione da robot, quindi lasciatelo alla Sylicon Valley e ai Giapponesi, mentre voi cercate di affrontare un problema alla volta; come l'ultimo Orazio sopravvissuto, che così fece fuori i tre Curiazi uno per volta. Pensare al futuro crea solo ansia e non ci azzeccherete mai, quindi è inutile. 
  • Riunite le cose da fare in blocchi di cose simili. Per esempio, riunite le questioni da affrontare in segreteria, così da andarci una volta sola; oppure, accorpate lo studio di questioni analoghe in trasversale - per esempio, la Belle Epoque tra Storia dell'Arte e Letteratura Italiana. 
  • Mantenete la concentrazione! Ciò significa eliminare tutti i distrattori quando studiate, ovvero: cellulare; suonerie; TV; visualizzazioni automatiche; What's app; messaggi; email; Youtube e chi più ne ha più ne metta. Potete consultare le email solo una volta al giorno, ad esempio, e nascondere il cellulare in cantina quando dovete studiare (non più vicino della cantina...). 

Vita quotidiana
  • Mantenere una sana igiene di vita vi permette di conservare, se non addirittura aumentare le forze e di far fronte a un periodo di stress. Quindi: 
  • Mantenete degli orari regolari, in modo che le sane abitudini vi salvino dal caos (man mano che ci si avvicina all'esame, pare di avvicinarsi a un acceleratore di particelle che fa schizzare via tutto...e l'entropia tende ad aumentare!).
  • Dormite il tempo giusto. E' inutile stare svegli a studiare la notte: questo elimina soltanto le vostre energie (insomma, non fate come la vostra prof, che, si vede dagli orari del mio blog, sta diventando un vampiro, a furia di studiare tardi la sera...). Tra l'altro: il sonno va adeguatamente preparato per essere riposante, con una bella doccia che rilassa i muscoli, una tisana calmante, lontano dagli schermi di ogni genere, con rituali pacificanti come un libro, le preghiere, la fiaba della buonanotte...
  • Mangiate sano, soprattutto frutta, verdura e cibi leggeri, ma nutrienti. Attenzione ai carboidrati: è vero che il cervello ne ha bisogno per funzionare, però è anche vero che incoraggiano la sonnolenza, quindi vanno dosati con attenzione e concentrati la mattina (ancora una volta, non fate come la vostra prof., che tende a ingozzarsi pericolosamente di dolci appena può perché ha bisogno di coccole...). 
  • Fate attività fisica in modo regolare, perché questo brucia le tossine che si accumulano nel cervello come residuo dell'attività intellettuale (lo so che il mio è un liceo scientifico - sportivo, tanto che hanno fatto diventare sportiva persino una lumaca come me; però fa bene ricordarlo). Tra le vostre pause preferite, quindi, potrebbe essere utile anche quello per il jogging
  • Non lasciate che lo studio o i doveri risucchino tutta la vostra esistenza come un aspirapolvere: che nella vostra vita quotidiana sopravvivano momenti piacevoli, in cui ricrearvi (lontano dagli apparecchi informatici, però, sennò continuate a stancarvi gli occhi e la testa).

Infine
  • Mantenetevi ottimisti.
  • Fate una lista dei vostri punti di forza: aiuta ricordarli!
  • Chi può, preghi, per mantenere la serenità (aiuta molto; e, sono convinta, esistono possibilità di preghiera anche per atei ed agnostici...). 
  • Infine: ce la faremo!
Bacioni!
PS. Devo necessariamente precisare che, a furia di studiare tardi, sto diventando un vampiro, ma innocuo: mi accontento di dolci e pomodoro. 

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