lunedì 1 maggio 2017

Come vincere i pensieri negativi e la paura



Come vincere i pensieri negativi

"Non ne sarai mai capace, sei un buono a nulla, non andrà mai bene, sei sempre il solito, va sempre tutto alla rovescia....". Mi fermo perché tutti conosciamo questa sfilza di litanie negative, che ognuno di noi si è sentito dire almeno  una volta. Il problema è quando queste frasi, come un mantra imbottito di esplosivo, ci aleggiano in testa senza la possibilità che se ne vadano, eco di discorsi che abbiamo udito da altri. Sono i famosi pensieri automatici negativi: ci perseguitano come il conte Dracula e ci segano le gambe proprio quando avremmo bisogno di autostima e fiducia in noi stessi per affrontare delle sfide. Come vincerli? 
Qui offro alcune strategie che ho scoperto.



Cacciarli? Di solito ritornano, più insistenti di una zanzara. Combatterli? Idem con patatine: reagiscono alla lotta con maggiore resistenza. La psicologa americana Rory Raye, però, nel quadro della sua attività di terapeuta di coppia, offre questa alternativa: vi viene un pensiero negativo? Abbracciatelo e accoglietelo con amore. Però poi, con calma, ribattete: "Capisco che lo dici per il mio bene, ti voglio bene, ma non posso seguire quello che dici. Ho deciso altrimenti". Immaginiamo, per esempio, che uno studente si senta un incapace. Dovrà allora dire a quella parte di se stesso che lo definisce un incapace: "Ti voglio bene, ma non posso seguire quello che dici".



Si tratta di parlare con se stessi proprio come a un'altra persona. Perché? Perché queste frasi derivano, SEMPRE, da altre che ci sono state dette (decine di volte...) da persone che avrebbero dovuto volerci bene: genitori, parenti, educatori...Sono quelle frasi distruttive che la gente dice in buona fede (anche se non sempre), ma a vanvera, perché è schiava di un disfattismo abbastanza diffuso e della mania di non vedere il lato positivo. Ma il lato positivo c'è. Lottare contro queste frasi con la forza potrebbe implicare anche pensieri di astio nei confronti di chi le ha usate per la prima volta con noi. E l'astio rovina. Senza contare poi che noi stessi abbiamo accolto queste frasi dentro di noi e una parte di noi, quella oscura, ce le ripete. Come possiamo allora provare astio contro noi stessi? L'accoglienza e l'amore sono molto più benefici e guariscono. 



Del resto, poco per volta, con questo esercizio può affermarsi in noi la sana abitudine di non dar retta a questi pensieri, con calma. Perché? Se ci riflettiamo, ci renderemo conto che la maggior parte di questi pensieri automatici negativi viene anche da un altro fattore potentissimo: la paura. E non di rado, educatori, genitori ecc. ci inculcano la paura perché pensano così di proteggerci o di aiutarci. Non funziona, ma, quando impiegano questi messaggi negativi, spesso lo fanno così in buona fede. 
Però...la paura non dice mai la verità. E questi pensieri negativi sono sempre falsi. 



                                              "Siamo tutti come stelle..." diceva una canzone...

Infatti, sono generalizzazioni, prive di fondamento. Ad esempio, nessuno è un incapace. Possiamo essere poco allenati, aver lavorato poco, esserci esercitati poco: ma tutti hanno delle capacità. I "sempre" o i "mai", le visioni in bianco e nero, con l'accetta, sono SEMPRE (qui vale la pena di usare questo avverbio) FALSE. La realtà è molto più sfumata e piena di possibilità. La paura serve in caso di pericolo immediato, come succedeva ai nostri progenitori nelle caverne (se c'era la tigre in fondo...). Ma vivere di paure è distruttivo. Inutile e distruttivo. Come dice una frase che ho trovato qualche giorno fa, a furia di paure, non seguiamo i  nostri sogni; e mentre seguiamo la paura, finiamo per non vivere. Ogni insuccesso è parziale: continuando a tentare, possiamo sempre farcela. Ogni giorno è un nuovo giorno.

Bibliografia

R.Raye, Have the Relationship you want, Amare Inc. 2014. 
I.Nazare-Aga, Les manipulateurs sont parmi nous, Parigi, Ed.  del'Homme, 2004 (sulle generalizzazioni, che rientrano  nella manipolazione affettiva).


Nessun commento:

Posta un commento