giovedì 6 aprile 2017

Dentro l'arte di William Merritt Chase - Inside the art by William Merritt Chase



                                                       Auritratto di W.Merritt Chase

Sabato scorso ho visitato con un'amica a Venezia una  magnifica mostra su William Merritt Chase (1849-1916), uno dei maggiori e più apprezzati pittori americani (sì! E' morto a New York) della seconda metà dell'Ottocento. Tra i suoi allievi c'è stato un altro grande della pittura americana come E.Hopper. Quando si contemplano i suoi quadri si rimane stupiti, perché disegnava con ogni tipo di tecnica e ogni genere di rappresentazione: dalle nature morte, ai paesaggi, ai ritratti e così via. Di certo, le sue pitture riprendono molto dalla grande tradizione europea, che Merritt Chase conosceva approfonditamente, dato che molto ha viaggiato in Europa. Qui è rappresentato in un autoritratto nel suo studio, che lui aveva aperto sulla Decima Strada, a New York, e dove veniva visitato da molti intellettuali: quello studio divenne una specie di crocevia del mondo artistico newyorkese. 





Last Saturday I visited with a friend in Venice a magnificent exhibition of William Merritt Chase (1849-1916), one of the best and most respected American painters (yes! He died in New York) in the second half of the nineteenth century. Among his students there was another great American painter, E.Hopper. When you contemplate his paintings you will be astonished, because he used every kind of technique and performed all kinds of representation: still lifes, landscapes, portraits and so on. Surely, his paintings draw a lot from the great European tradition, that Merritt Chase knew thoroughly, since he traveled in Europe for a long time. Here he is represented in a self-portrait in his studio, which he opened on the Tenth Avenue, New York, and where he was visited by many intellectuals: that studio became kind of a crossroads of the New York art world.

                                                  

La sua famiglia non apparteneva al mondo artistico:suo padre era un uomo d'affari dell'Indiana. Tuttavia, William era attratto dall'arte e iniziò la sua formazione a New York. Tuttavia, quando la sua famiglia ebbe dei problemi finanziari, dovette seguirla a St.Louis, Missouri: qui però si fece notare per le sue qualità a tal punto che alcuni mecenati gli pagarono un viaggio in Europa di due anni (in cambio di sue opere d'arte e altre acquistate in Europa). Merritt Chase arrivò allora a Monaco agl'inizi degli anni '70  dell'Ottocento: Monaco era allora un grande centro artistico e attraeva molti Americani. Ma nel 1877, Merritt Chase arrivà a Venezia e ne fu folgorato. Qui inserisco alcune sue opere sulla splendida città lagunare: egli se ne diceva "affascinato" e vi trovò infinite fonti di ispirazione. Di Venezia seppe catturare la luce, i colori, l'atmosfera. Tornò poi a New York nel 1878, dove aprì il suo celebrato studio, in un edificio dove molti altri artisti avevano la loro base. 


His family did not belong to the art world: his father was a businessman from Indiana. However, William was attracted to art and began his training in New York. When his family had financial problems, he had to follow them in St. Louis, Missouri: here he was noted for his qualities to the point that some rich patrons paid for him a trip to Europe for two years (in exchange for his art works and other masterworks purchased by him in Europe). Then Merritt Chase came to Monaco around 1875: Monaco was a great artistic center and attracted many Americans. But in 1877, Merritt Chase arrived in Venice and was astonished. Here I post some of his works about the beautiful lagoon city: he said he was "charmed" by it and found endless inspiration in it. He was able to grasp Venice light, colors, atomosphere. He later returned to New York in 1878, where he opened his celebrated studio, in a building where many other artists had their base.

 A destra il quadro di J.B.S. Chardin (1728)



Come potete vedere, Merritt Chase eccelleva in molti generi artistici. Qui presento un ritratto, quello di Lydia Field Emmett, del 1892, che ricorda molto i coevi ritratti del nostro Giovanni Boldini. Nei ritratti di Chase brillano le dame dell'alta società newyorkese, avvolte dai vaporosi abiti, adorni di trine e nastri, della fine dell'Ottocento: molti suoi interni, del resto, devono avere ispirato lo splendido film di Martin Scorsese L'età dell'innocenza, ambientato in quel contesto. Io ho osservato il forte influsso dell'arte europea su Merritt Chase nelle nature morte: eccone qui alcune. Sono sicura che una delle fonti di ispirazione dell'artista americano fu Jean-Baptiste Siméon Chardin (1699-1779), le cui nature morte erano celebratissime per la loro atmosfera piena di silenzio. Per esempio, Chardin vinse un premio con una che ritraeva un rombo, soggetto raro: e un rombo possiamo trovare in varie nature morte di Merritt Chase (ma anche le maioliche ricordano Chardin e altri dettagli). Se guardate quella col vaso d'ottone da vicino, potete vedere il riflesso degli spettatori e della stanza nel metallo lucido


       Lydia Field Emmett                Ritratto di signora in rosa

As you can see, Merritt Chase excelled in many artistic genres. Here I present a portrait, that of Lydia Field Emmett, 1892, which is very reminiscent of contemporary portraits by our Giovanni Boldini. In Chase's portraits we see shining the ladies of New York high society of the late nineteenth century, shrouded by frothy dresses, adorned with lace and ribbons: many of his interior, moreover, must have inspired the wonderful Martin Scorsese's The Age of 'innocence, set in that context. I have observed the strong influence of European art on Merritt Chase in his still lives: some are presented here. I'm sure that one of his sources of inspiration was Jean-Baptiste Siméon Chardin (1699-1779), whose still lifes were so celebrated for their atmosphere of silence. For example, Chardin won a prize with one depicting a turbot, a rare subject: and we can find a turbot in various still lives by Merritt Chase (but vases are also reminiscent of Chardin and other details). If you look closely at the one with the brass vessel, you can see the reflection of the spectators and of the room in the shiny metal!


                                  Un'evocativa scena dell'Età dell'innocenza (M.Scorsese, 1993)

Per godere questi quadri, consiglio il Notturno del musicista italiano Ottorino Respighi.

https://www.youtube.com/watch?v=licitQbNSlc

To enjoy these paintings, I suggest the Notturno by Italian composer Ottorino Respighi. 


Nessun commento:

Posta un commento