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venerdì 7 ottobre 2016

Pudding di pane e burro - Butter and bread pudding Ricette di Zenda - Zenda's recipes


Pudding di pane e burro

Da un po' di tempo sto avventurandomi nel (meraviglioso) mondo della pasticceria "posh", cioè dei ceti elevati inglesi (per intenderci: quella del tè delle 5) e ho trovato alcune ricette davvero gustose. Questa era sicuramente la pasticceria della principessa Flavia e del mio eroe, Rudolf Rassendyll nel "Prigioniero di Zenda", il libro di cui ho recentemente pubblicato la traduzione. Facile, dal gusto ricco e super-golosa! Io ho modificato la ricetta originale in meglio.



Ingredienti
Alcune fette di pancarré
Burro qb
Uvetta sultanina 50 gr. 
Cannella in polvere
100 gr. di zucchero
2 uova
un poco di vaniglia
350 ml di latte
50 ml di panna




Se volete, potete tagliare via la crosta del pane, ma se  usate del normale pancarré morbido questa operazione mi sembra inutile. Imburrate ogni fetta da una parte e tagliatela a metà in diagonale, quindi disponete uno strato di fette sul fondo di una pirofila imburrata; cospargete con l'uva sultanina, quindi con la polvere di cannella. Procedete così facendo degli strati di pane e di uvetta e cannella finché non avete finito il pane. 
Poi preparate la crema. Mescolate le uova con lo zucchero (la ricetta originale ne prevedeva molto meno,praticamente niente), quindi aggiungete poco per volta il latte intiepidito, in cui avrete sciolto la panna; infine (e questa è un'aggiunta mia), mettete la crema su fuoco moderato e mescolate, finché non si addensa. A quel punto, la crema diviene perfettamente omogenea e liscia. Io preferisco aromatizzarla con la vaniglia. Quando la crema è pronta, toglietela dal fuoco e versatela sulle fette di pane; infine, infornate per mezz'ora o 35-40 minuti a 150 gradi. La ricetta originale prevede che spruzziate anche il dolce di noce moscata e zucchero prima di infornare, ma, secondo me, la cannella basta con lo zucchero. 

Per godervi l'atmosfera da favola del libro, qui il link per comprarlo su Amazon a soli 99 centesimi (ebook) o in versione cartacea.

https://www.amazon.it/prigioniero-Zenda-Anthony-Hope-ebook/dp/B01GACTZCK



Bread and butter pudding

For some 'time I have been venturing in the (wonderful) world of "posh" pastry, that of the English upper classes (to be clear: that of the 5 o'clock tea) and I found some very tasty recipes. This was definitely the pastry preferred by Princess Flavia and my hero, Rudolf Rassendyll in "The Prisoner of Zenda", the book whose traslation I recently published. Easy, with a rich and super-delicious taste! I have modified the original recipe for the better.

Ingredients
Some slices of bread
Butter to taste
Currants 50 gr.
Cinnamon powder
100 gr. of sugar
2 eggs
a little vanilla
350 ml of milk
50 ml of cream

                                

If you want, you can cut off the crust of the bread, but if you use the normal and soft sandwich bread, this seems unnecessary. Butter each slice on one side and cut it diagonally in halves, then place a layer of slices on the bottom of a buttered pan; sprinkle with currants, then dust with cinnamon. Do this by making the layers of bread and currants and cinnamon until you have finished the bread.

Then prepare the custard. Mix the eggs with the sugar (the original recipe had virtually nothing), then add, little by little the warmed milk, in which you have melted the cream; Finally (and this is my addition), put the custard on medium heat and stir until it thickens. At that point, the custard becomes perfectly homogeneous and smooth. I prefer to season it with vanilla. When the cream is ready, remove from heat and pour over the bread slices; finally, bake for 35-40 minutes or half an hour at 150 degrees. The original recipe had the pudding sprinkled with nutmeg and sugar before baking, but, in my opinion, just cinnamon and sugar is better.



domenica 25 settembre 2016

Intervista a Sua Altezza, la Principessa Flavia di Ruritania (protagonista del Prigioniero di Zenda)


Intervista a Sua Altezza, la Principessa Flavia di Ruritania (protagonista del Prigioniero di Zenda)




- Altezza Reale, il vostro nome, prego?
- Principessa Flavia della dinastia Elphberg di Ruritania; il resto dei miei appellativi  è un po' troppo lungo per queste pagine...-

- Chiedo scusa: il Vostro nome, Flavia, ha a che fare con il colore della tipica capigliatura degli Elphberg? -
- Ovviamente: tutti gli Elphberg hanno capelli ramati. -

- Rudolph Rassendyll, nel Prigionero di Zenda, vi descrive così: "una ragazza pallida e graziosa, con il viso incorniciato da un'aureola (...) di capelli degli Elphberg". Più in là, vi definisce la "ragazza più bella che avessi mai incontrato". Vi riconoscete in questa descrizione?
- Oh, il mio Rudolph! Certo. Una donna innamorata si rispecchia sempre negli occhi del suo amato. Ma lasciatemi aggiungere che non mi sento affatto così bella: mi sento tale solo grazie a lui.


                    Deborah Kerr impersona la principessa nel "Prigionero" del 1955

- Quali sono i vostri principi? -
- L'onore...e la dedizione per il mio popolo. Questo al di sopra di tutto. -

- E l'amore? -
- "Se l'amore fosse tutto...." -

- Chiedo scusa, Altezza Reale, ma l'amore non è "tutto"? -
- Mi piacerebbe pensarla così, come tanti; ma non sempre ciò è possibile, temo .-

- Perdonate la mia indiscrezione: ma non arriva anche per Voi il momento in cui l'amore diventa tutto? -
- Per saperlo, dovete leggere i sequel del Prigionero di Zenda: Rupert di Hentzau, innanzitutto, ma anche Ritorno a Zenda. Attualmente, sull'argomento non posso essere esplicita. (nota dell'intervistatore: qui la principessa ha avuto un lampo di sorriso malizioso).

- Il "cattivo" del romanzo è Michael, duca di Streslau, il figlio di secondo letto del defunto re di Ruritania e vostro cugino. Potreste dirci qualcosa su di lui? -
- Posso parlare in tutta franchezza? -

- Ma certo, Altezza! -
- Ebbene...Personalmente, "me ne infischio di dove si trovi il duca di Streslau". -

- Dopo questa quanto mai esauriente risposta, vorrei insistere sul ritratto di un altro "cattivo" del romanzo, il celeberrimo Rupert di Hentzau: il Vostro pensiero in proposito? -
- L'ho visto di sfuggita, qualche volta, ma...-


- Ma??? -
- Ecco, non posso dimenticare che aveva dimostrato una notevole ammirazione per il mio aspetto. Anche se Rudolph non ha apprezzato questo, no di certo. (poi, sussurrando). Era geloso...Quanto mi sono divertita a scoprirlo!).

- In alcune recensioni al romanzo, il Vostro carattere viene definito piatto e privo di spessore. Che cosa potete rispondere in proposito? -
- Non c'è alcun bisogno che io risponda. Di solito, quando le persone si esprimono in modo sconveniente verso gli altri, stanno pensando a loro stesse. -

- Tuttavia, nella saga, si assiste all'evoluzione del vostro carattere? -
- Certo! Ma non sta certo a me anticiparlo qui. -

- Un'ultima domanda, Altezza Reale: cosa potreste raccontarci della Vostra indimenticabile storia d'amore con il gentiluomo inglese Rudolph Rassendyll?

(con occhi rapiti): Lui descrive il suo momento clou così: "I teneri suoni della notte fecero del mio corteggiamento una melodia senza parola, mentre premevo le mie labbra sulle sue"....Ma per questo argomento, credo non basterebbero altre dieci interviste!  -