Consigli di sopravvivenza per maturandi...senza più fiato.
Vi ricordate la 4M? Quella classe simpatica che contemplava il ruolo degli scolapasta nelle storie d'amore infelice e mandava Gabriele a far da (improbabile) guida turistica per Ferrara? Bene. Ormai sono da un pezzo la 5M e stanno arrivando al gran finale, ovvero il fatidico esame di maturità. Solo che quest'anno a Roma hanno deciso (all'improvviso) di cambiarlo: suscitando così non poco sconcerto in allievi e insegnanti. Come vi ricorderete, i nostri eroici studenti della 5M erano stati anche subissati di attività extra-scolastiche: il risultato è che, la mattina, a volte me ne trovo qualcuno in classe che sta per schiacciare un pisolino sul banco...
Quindi: a mali estremi, estremi rimedi. Lasciamo andare le responsabilità politiche di chi comanda a Roma e le disquisizioni sul perché ha deciso di sconvolgerci all'ultimo momento (lo scritto d'Italiano andrebbe anche, ma il secondo scritto e l'orale? Bah!): bisogna correre ai ripari. Ho pensato allora di radunare alcuni "consigli di sopravvivenza per maturandi senza più fiato" qui a beneficio loro e di chiunque ne abbia bisogno. Vanno bene anche per altre situazioni, non solo per la maturità: e cercherò di fornirli in modo simpatico. Come la 5M (il Barone Rosso di cui sopra è dovuto allo stato di emergenza in cui ci troviamo).
Dividerò i consigli in alcune categorie: studio, pianificazione, vita quotidiana.
Come organizzare lo studio
- Il trucco per resistere in periodi di studio intenso è lo stesso della maratona: dosare le forze e studiare in modo regolare, senza indigestioni il giorno prima della verifica (io lo ripeto da anni, e non solo io, però...). Quel che si impara in fretta, se ne va di volata, per cui...
- Suddividere il lavoro in periodi di studio abbastanza brevi: non più di 1 ora per volta, ma anche un periodo di 35-45 minuti va benissimo. Difatti, i ricercatori hanno verificato che si tocca il picco massimo di produttività all'inizio di un periodo di lavoro. Perciò:
- Pause adeguate sono importantissime per lo studio, perché ci permettono di ritornare dopo la pausa al lavoro con un'aumentata capacità produttiva. Quindi, le pause devono essere dedicate a qualcosa che disimpegna veramente la testa, un impegno fisico: sono certa che la mamma troverà qualcosa di adeguato (portare via la spazzatura, spazzare, dare un aiuto nelle faccende di casa ecc.: a proposito: tra gli studenti si nota un calo notevole nelle abilità relative a spazzare e fare le pulizie - me ne accorgo quando bisogna pulire l'aula....). Nota bene: continuare a studiare senza pause, a un certo punto fa crollare la produttività e le capacità intellettuali, riducendovi allo stato di uno zombie. Da non provare.
- Quando si studia è fondamentale preparare degli schemi, delle mappe concettuali, dei riassunti di quanto studiato: è la vostra produzione scritta, che consolida in modo attivo quello che avete appreso in modo passivo leggendo e sottolineando. Il secondo grosso vantaggio dei riassunti è che vi forniscono, per ogni materia, una specie di sintesi del programma, su cui potete ripassare in modo molto più efficace e rapido che sul manuale. Man mano che si avvicina l'esame di maturità, dovreste avere la vostra mini-biblioteca di riassunti e schemi, sempre pronta sotto mano per l'uso, cui fare riferimento per tutto, dagli Appennini alle Ande, da Leopardi alla Teoria della relatività.
- Ripetere è fondamentale per acquisire capacità espressive, scioltezza e per rafforzare l'autostima (specie per i timidi). Difatti, solo ripetendo diventate sicuri di avere imparato davvero; inoltre, vi preparate per l'orale, anche a livello emotivo.
- Studiare in gruppo può essere molto utile e aiuta di regola tutti, sia i più bravi che quelli più incerti. Nel confronto, infatti, si impara meglio, si consolidano le acquisizioni e si apprendono anche delle dritte utili sull'organizzazione e sul metodo di studio (attenzione a rimanere concentrati, però). Mi piace immaginare Nicola e Jacopo B. che studiano assieme!
- Trovate dei modi divertenti di ripassare: per esempio, tramite dei video, oppure raccogliendo delle illustrazioni, registrandovi col cellulare e così via. La fantasia è d'obbligo in questo campo (per esempio, quando l'anno scorso ho preparato l'esame di Storia degli USA, ripassavo con i documentari o con i film di Spielberg come Lincoln!). Sapere è un piacere: cerchiamo di mantenerlo così il più possibile. Inoltre, queste modalità aumentano le connessioni tra argomenti nel vostro cervello.
- Sfruttate i collegamenti tra materie: torneranno utili per l'orale. Qualche collega, come la Roberta, sta infatti consigliando ai ragazzi di segnare i macro-argomenti con collegamenti possibili in un quaderno a parte. Questo vi permette anche di approcciare gli argomenti da più punti di vista e, quindi, più materie alla volta, aumentando ancora i collegamenti nel vostro cervello (alla fine, il vostro cervello diventerà un emulo di un maglioncino a uncinetto...).
- Cercate di mantenere il più possibile il dialogo con gl'insegnanti (se ce la fate, perché la maturità rende molto ansiosi anche loro...): sia per organizzarvi al meglio, sia per riceverne consigli, sia per capire in modo ideale quello che state imparando o ripassando. Usare al meglio il tempo in classe può dimezzare la fatica a casa.
Pianificazione
- Per avere una giornata efficace, è necessario pianificarla bene, però con elasticità: vediamo come.
- Dato che è impossibile quantificare con precisione l'attività intellettuale - cioè misurare con precisione il tempo necessario per studiare un tot di pagine o simili - è bene mantenersi elastici e pianificare, come ho già detto, dei periodi di studio brevi. Perciò, è inutile pianificare prevedendo quante pagine studiare o simili; ed è anche inutile pianificare nel dettaglio - salvo alcune linee generali - i giorni a venire. L'importante è pianificare bene oggi e domani. Se manterrete il piano di oggi, vi potete fidare serenamente che manterrete anche i vostri impegni futuri. Tanto, ci sono giorni molto produttivi in cui fate di più del previsto, e giorni in cui fate un po' meno, ma avrete il tempo di recuperare.
- Quando preparate l'agenda, non accumulate una lista infinita di cosa da fare (come tendo a fare io la domenica sera), ma focalizzatevi su alcuni punti importanti e indispensabili. Il grande mentore statunitense Micheal Hyatt consiglia di dividere le cose da fare in 4 quadranti: importanti e urgenti (subito), importanti, ma non urgenti (in seconda battuta), urgenti, ma non importanti (di solito, queste cose si possono delegare perché non ci riguardano), non importanti e non urgenti (ci fate una croce sopra). In questo modo, si può eliminare il surplus e semplificare l'agenda. L'ideale? Sempre secondo Hyatt, tre compiti importanti al giorno.
- Fondamentale: pensare a un problema per volta. Il multi-tasking è un'illusione da robot, quindi lasciatelo alla Sylicon Valley e ai Giapponesi, mentre voi cercate di affrontare un problema alla volta; come l'ultimo Orazio sopravvissuto, che così fece fuori i tre Curiazi uno per volta. Pensare al futuro crea solo ansia e non ci azzeccherete mai, quindi è inutile.
- Riunite le cose da fare in blocchi di cose simili. Per esempio, riunite le questioni da affrontare in segreteria, così da andarci una volta sola; oppure, accorpate lo studio di questioni analoghe in trasversale - per esempio, la Belle Epoque tra Storia dell'Arte e Letteratura Italiana.
- Mantenete la concentrazione! Ciò significa eliminare tutti i distrattori quando studiate, ovvero: cellulare; suonerie; TV; visualizzazioni automatiche; What's app; messaggi; email; Youtube e chi più ne ha più ne metta. Potete consultare le email solo una volta al giorno, ad esempio, e nascondere il cellulare in cantina quando dovete studiare (non più vicino della cantina...).
Vita quotidiana
- Mantenere una sana igiene di vita vi permette di conservare, se non addirittura aumentare le forze e di far fronte a un periodo di stress. Quindi:
- Mantenete degli orari regolari, in modo che le sane abitudini vi salvino dal caos (man mano che ci si avvicina all'esame, pare di avvicinarsi a un acceleratore di particelle che fa schizzare via tutto...e l'entropia tende ad aumentare!).
- Dormite il tempo giusto. E' inutile stare svegli a studiare la notte: questo elimina soltanto le vostre energie (insomma, non fate come la vostra prof, che, si vede dagli orari del mio blog, sta diventando un vampiro, a furia di studiare tardi la sera...). Tra l'altro: il sonno va adeguatamente preparato per essere riposante, con una bella doccia che rilassa i muscoli, una tisana calmante, lontano dagli schermi di ogni genere, con rituali pacificanti come un libro, le preghiere, la fiaba della buonanotte...
- Mangiate sano, soprattutto frutta, verdura e cibi leggeri, ma nutrienti. Attenzione ai carboidrati: è vero che il cervello ne ha bisogno per funzionare, però è anche vero che incoraggiano la sonnolenza, quindi vanno dosati con attenzione e concentrati la mattina (ancora una volta, non fate come la vostra prof., che tende a ingozzarsi pericolosamente di dolci appena può perché ha bisogno di coccole...).
- Fate attività fisica in modo regolare, perché questo brucia le tossine che si accumulano nel cervello come residuo dell'attività intellettuale (lo so che il mio è un liceo scientifico - sportivo, tanto che hanno fatto diventare sportiva persino una lumaca come me; però fa bene ricordarlo). Tra le vostre pause preferite, quindi, potrebbe essere utile anche quello per il jogging.
- Non lasciate che lo studio o i doveri risucchino tutta la vostra esistenza come un aspirapolvere: che nella vostra vita quotidiana sopravvivano momenti piacevoli, in cui ricrearvi (lontano dagli apparecchi informatici, però, sennò continuate a stancarvi gli occhi e la testa).
Infine
- Mantenetevi ottimisti.
- Fate una lista dei vostri punti di forza: aiuta ricordarli!
- Chi può, preghi, per mantenere la serenità (aiuta molto; e, sono convinta, esistono possibilità di preghiera anche per atei ed agnostici...).
- Infine: ce la faremo!
Bacioni!
PS. Devo necessariamente precisare che, a furia di studiare tardi, sto diventando un vampiro, ma innocuo: mi accontento di dolci e pomodoro.