sabato 5 agosto 2017

Collateral beauty (D.Frankel, 2016)


Collateral beauty

Che cosa fareste se poteste parlare con l'Amore, il Tempo e la Morte? Che cosa direste loro? Questo è il fulcro del bellissimo film Collateral beauty, di David Frankel (forse non lo sapete, ma è il regista di vari episodi di Sex and the City e di Il diavolo veste Prada). Howard (Will Smith) dirige una prestigiosa agenzia pubblicitaria ed è convinto che Amore, Tempo e Morte siano il cuore dell'esistenza; ma da tre anni è in preda a una grave depressione, a causa della morte della figlioletta. I suoi colleghi e amici Whit (Edward Norton), Claire (Kate Winslet) e Simon (Micheal Pena) sono preoccupatissimi: l'agenzia sta andando a rotoli perché Howard non se ne occupa più, per cui urge vendere. Come fare?



Whit, allora, ha un'idea: tramite un'investigatrice privata, scopre che Howard scrive delle lettere ad Amore, Tempo e Morte, chiedendo loro conto di quanto gli è successo; allora pensa di ingaggiare tre attori che impersonino proprio Amore, Tempo, Morte e che dialoghino con lui, per indurlo a occuparsi dell'agenzia. E così, il povero Howard, temendo sempre più di avere delle allucinazioni, si trova a discutere (spesso a litigare) con la Morte (Helen Mirren), con il Tempo (Jacob Latimore) e con Amore (Keira Knightley). E questo lo porta a reagire: da qui scaturisce una lunga serie di riflessioni sul dolore, l'amore, il senso della vita, riflessioni che però finiscono per coinvolgere anche i suoi tre amici. Infatti, ciascuno di loro instaura un dialogo privilegiato con uno dei tre personaggi: Simon, che soffre di un male incurabile, con la Morte; Claire, che vorrebbe avere un figlio, ma teme di non farcela, col Tempo; Whit, che ha divorziato e fatica a recuperare il rapporto con la figlia, con l'Amore. E così, riflessioni sull'esistenza e il senso della vita si intrecciano alla voglia di vivere, di amare e di ritrovare la gioia, in una storia che evolve in maniera magica...




Collateral Beauty è un film veramente bello, profondo, che scuote, ma arricchisce:  tanto che, quando è finito, lascia una sensazione di pace e bellezza. L'interpretazione fondamentale è quella di WIll Smith, eccezionale nel suo ruolo di padre devastato dal dolore; ma anche altri attori interpretano magnificamente la loro parte, come la straordinaria Helen Mirren o Kate Winslet (il cuipersonaggio però poteva ricevere qualche sfumatura in più nel copione), ma anche Naomi Harris (Miss Moneypenny negli ultimi film di Bond), la  moglie di Howard. Faccio un'eccezione per Keira Knightley (non so, tutti la esaltano, ma io, onestamente, quando la vedo recitare mi dico "Bah!"). Non capisco come mai questo film abbia ricevuto delle recensioni mediocri: la sceneggiatura è ben calibrata e saldamente costruita, le idee profonde, la recitazione è valida, spesso intensa, la colonna sonora, di Micheal Danna e Theodore Shapiro, suggestiva e la fotografia, di Maryse Alberti, è molto curata, capace di sottolineare in vari punti l'intensità delle emozioni evocate. Si pensi, ad esempio, alle immagini delle costruzioni col domino, che Howard costruisce per poi distruggere e che sono così simboliche nell'economia del film. La regia, a mio avviso, funziona egregiamente. 




Film così sono, secondo me, necessari: fanno riscoprire la bellezza della vita e sono, per dirla in inglese, inspirational, danno ispirazione a vivere bene. Basterebbe anche la sola, preziosa frase da cui è  tratto il titolo: come dice Helen Mirren, nel suo ruolo di "Morte", bisogna cogliere la "bellezza collaterale delle persone". Perché collaterale? Perché, mentre siamo così indaffarati con le nostre occupazioni frenetiche, perdiamo di vista altre cose, che rimangono "collaterali" rispetto alla nsotra visione, ma che sono le più  importanti, il succo più prezioso della vita: la Morte, il Tempo e, soprattutto, quello che è ovunque, l'Amore. 


Collateral Beauty

What would you do if you could talk with Love, Time and Death? What would you say to them? This is the hub of the beautiful movie Collateral Beauty, by David Frankel (maybe you do not know, but he is the director of various episodes of Sex and the City and of The Devil Wears Prada). Howard (Will Smith) directs a prestigious advertising agency and is convinces that Love, Time and Death are the heart of existence: but for three years he has been seriously depressed because of his daughter's death. His colleagues and friends, Whit (Edward Norton), Claire (Kate Winslet) and Simon (Micheal Pena) are very worried: the agency is going bankrupt because Howard does not take care of it anymore. So?


Whit has an idea: through a private investigator, he discovers that Howard writes Letters to Love, Time and Death, asking them to give account for what they did to him; then he thinks of engaging three actors who impersonate Love, Time, Death and talk to him, in order to get him involved again with the agency. And so, poor Howard, fearing always more of having hallucinations, argues (actually he often quarrels) with Death (Helen Mirren), Time (Jacob Latimore) and Love (Keira Knightley). And this induces him to react: hence comes a long series of reflections on pain, love, on the meaning of life, reflections also involving his three friends. Indeed, each of them establishes a privileged dialogue with one of the three characters: Simon, who suffers from an incurable  sickness, with Death; Claire, who wants to have a child, but fears she will not make it, with Time; Whit, who is divorced and struggling to recover his relationship with his daughter, with Love. And so, reflections about existence and the sense of life are interwoven with the desire to live, to love, and to regain joy, in a story that evolves in magic. 



Collateral Beauty is a really beautiful, deep film, that shakes, but enriches: so, when it is over, it leaves a feeling of peace and beauty. The main actor is Will Smith, exceptional in his role as a father devastated by pain; but other actors also play their part wonderfully, such as the extraordinary Helen Mirren or Kate Winslet (whose character, however, could get some extra shades in the script), but also Naomi Harris (Miss Moneypenny in Bond's last movies), Howard's wife. I make an exception for Keira Knightley (I do not know, everyone praises her, but honestly, when I see her acting, I say "Bah!"). I do not understand why this movie has received mediocre reviews: the screenplay is well-calibrated and firmly built, it shows deep ideas, acting is valid, often intense, the soundtrack, by Micheal Danna and Theodore Shapiro, is impressive and photography, by Maryse Alberti, is very careful, able to emphasize at various moments intense emotions. For example, the images of the dominoes that Howard uses to erect and destroy scale buildings, are so symbolic in the structure of the movie. The director, in my opinion, has worked very well. 

A film like this is, in my view, necessary: it shows the beauty of life and is inspirational. The important sentence from which the title is taken would be enough basic by itself: as Helen Mirren says, in her role as "Death", one must seize the "collateral beauty of people". Why collateral? Because, while we are so busy with our frantic occupations, we lose sight of other things that remain "collateral" in our view, but are the most important, the most precious juice of life: Death, Time, and, above all, what is everywhere: Love. 


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