venerdì 11 novembre 2016

Come ritrovare la gioia nei momenti un po'...depressi


Come ritrovare la gioia nei momenti un po'...depressi

Novembre è un mese micidiale: grigio, plumbeo, dedicato ai defunti e, come se non bastasse, è uno dei mesi più attivi dell'anno. Sospetto che l'antipatia che parecchi nutrono nei confronti delle feste natalizie derivi anche dal fatto che, il mese prima, si sono fatti indigestione di lavoro e impegni. E, in effetti, la mancanza di sole ha su di noi l'effetto di un treno ETR che ci passi sopra con tutti i vagoni al seguito. 



                          La cioccolata, in modiche quantità, è fortemente anti-depressiva...
Come riprendersi in momenti di deprime, come li chiamano i Francesi, o francamente deprimenti, come diciamo noi? Lavoro, scuola, tempo grigio, difficoltà interpersonali, delusioni, problemi di salute....Tutto può concorrere a deprimerci un po'. Fornisco qui alcune idee che potrebbero essere utili per curare la malinconia o la depressione leggera (per quella seria ci vuole il medico). In realtà, sono cose che sappiamo: però serve ricordarcele perché tendiamo a dimenticarcene nel momento del bisogno. Ecco qui allora una mia lista di attività "salvavita": ognuno la può adeguare a se stesso secondo i propri gusti e caratteristiche. 



  • Cucinare: una delle attività (almeno per me) più gratificanti e anti-depressive è cucinare (ecco come ho riempito di ricette, specie di dolci, le pagine del mio blog...). Cucinare è altamente creativo, pratico, concreto e diverte anche quando si brucia la torta nel forno! Notate: ho scritto "cucinare", non "mangiare". Mangiare quando si è depressi può essere un'arma a doppio taglio, che porta a fare abbuffate e ad accumulare peso, quindi a prendere abitudini malsane. Cucinare invece è molto più creativo, è attivo, non passivo: vi mette in gioco, invece di tenervi sdraiati come salami sul sofà a ingozzarvi, ed è un mezzo per offrire il meglio di voi agli altri. Usate così le vostre mani e capacità per preparare qualcosa di buono; in tutti i sensi.
  • Riordinare: potrebbe sembrare che riordinare la casa o fare i lavori domestici sia un peso, ma, in certi casi e, se scelti secondo il vostro carattere, i lavori domestici sono altamente rilassanti: infatti, alla fine, potete guardarvi intorno con soddisfazione, perché una piccola fetta di mondo ha migliorato il proprio aspetto grazie a voi. Riordinare è inoltre altamente terapeutico: 

  • favorisce la chiarezza mentale e rappresenta una specie di purificazione. Dopo il riordino, vi sentite più sereni e lucidi. Marie Kondo, l'autrice dell'"Arte del riordino" ha fatto fortuna con questo mantra: e io sono sicura che il povero orso che si sopporta quella peste di Masha resista perché lui è un "orso" di casa perfetto, abituato a tenere la sua casetta in maniera impeccabile (poi arriva Masha e allora...).
  • Praticare sport e attività fisica: non ho bisogno di dirlo, dato che io vivo in mezzo agli sportivi e insegno al liceo scientifico sportivo (tanto che ho dovuto cominciare a fare attività fisica pure io). Inutile ricordare che l'attività sportiva rialza il metabolismo, elimina il senso di letargia, rialza il livello delle endorfine (responsabili delle nostre sensazioni di piacere), migliora la salute, combatte la depressione ecc. ecc. ecc. 
  • Passeggiare nella natura: la natura è di per sé fonte di bellezza e comunica pace e serenità, o comunque sensazioni positive. Passeggiare in silenzio, ammirare un panorama, aspettare il tramonto, sono piccoli gesti che però possono immettere qualcosa di bello nella nostra vita, rendendoci più consapevoli delle bellezze che ci circondano.
  • Windowshopping: questa è la definizione inglese, che non ha corrispondenti in italiano; si tratta di fare compere...senza comprare niente, ma ammirando le vetrine. Siccome esistono le dipendenti da acquisto compulsivo (come ben descritto da Sophie Kinsella), consiglio, in caso di malinconia, di fare un giro a guardare le vetrine. Non costa niente, nessuno tra i vostri parenti potrà accusarmi di spingervi all'acquisto compulsivo, e vi riempie gli occhi di molte cose belle. Imparare a guardare, a scoprire, ad ammirare, a godere disinteressatamente delle cose che ci circondano è altamente terapeutico. 

                                      Bach è il musicista più "anti-depressivo" che io conosca.
                                       E' splendido: è come se emanasse luce. Provare per credere.
  • Musica (specie classica): la musica ha un potere eccezionale sul nostro stato d'animo; ma deve essere musica bella, rasserenante (non heavy metal!). Nelle unità militari in missione ascoltare musica classica è, per esempio, un valido aiuto contro la sindrome da stress traumatico. Allo scopo, consiglio in particolare le musiche più evocative e melodiche, che avvincono e suscitano sentimenti positivi: la musica classica in particolare, ma anche quella per film (soprattutto certe colonne sonore di grande valore) e non poche canzoni pop o, ancora meglio, d'autore. Ognuno ha i suoi gusti, tuttavia, nel settore della musica classica consiglierei Bach, innanzitutto, Chopin, Beethoven, Sibelius, Smetana, Liszt, Schumann e la musica barocca e romantica in generale; per le musiche da film (che deerivano dal poema sinfonico romantico), le colonne sonore migliori e più "rasserenanti" sono quelle di Ennio Morricone, Hans Zimmer, James Horner, Nicola Piovani ecc. (continua
                        
                            Se il riordino salva l'orso da Masha, vuol dire che è proprio efficace...

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