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sabato 14 maggio 2016
Passeggiata a Firenze 4
Passeggiata a Firenze 4
Michelangelo (1475-1564)
L'altro grande del Rinascimento che si è formato a Firenze, come noto, è Michelangelo, che proveniva da una famiglia di notai e che poté godere, già giovanissimo, della stima di Lorenzo il Magnifico. Aveva respirato la polvere di marmo col latte della balia, il cui marito lavorava nelle cave di Carrara; formatosi nella bottega di Domenico Ghirlandaio, Michelangelo poté accedere alla preziosa collezione di statue antiche dei Medici per studiarne l'anatomia e la bellezza classica: nel giardino del Palazzo Medici si fece notare da Lorenzo per un mirabile busto di fauno, la sua prima scultura. Quando invece Lorenzo morì, nel 1492, il figlio di Lorenzo, Piero, che non capiva nulla, né di arte, né di politica, mise Michelangelo a fare le statue di neve (ma, ben presto, non a caso, fu cacciato dalla città). Ben presto però, l'artista viene chiamato a Roma, dove eseguì la famosa Pietà.
L'opera più nota di Michelangelo durante il suo secondo periodo fiorentino, è senza dubbio il celeberrimo David, del 1501, che ritrae, a differenza che nell'opera di Donatello, il personaggio biblico poco prima del lancio del sasso contro Golia: la mano che afferra la pietra, la leggera torsione del busto, suggeriscono un'energia nascosta che sta per esplodere, appena un attimo prima che essa si sprigioni. La statua fu ricavata da un pezzo di marmo rovinato, che lo scultore riuscì a sfruttare miracolosamente al meglio. Sempre a questi anni risale il "duello" con Leonardo per gli affreschi nel Salone dei Cinquecento, per il quale lui progettò una Battaglia di Cascina mai completata.
Nel 1505, Michelangelo fu chiamato a Roma per il progetto ciclopico, mai compiuto, della tomba di Giulio II e poi, nel 1508, fu richiesto di affrescare la Cappella Sistina, che concluse solo nel 1513: per quanto non si sentisse pittore, l'artista riuscì, dipingendo da solo, in un'opera ciclopica, in cui emerge uno stile scultoreo, basato sul disegno (non sul colore, come tra i Veneziani), modellato su quello di Masaccio.
Immagine della Sagrestia nuova
Nel 1516 Michelangelo è nuovamente a Firenze (vi rimarrà per tutto il periodo della Repubblica e oltre, fino al 1534) e compie varie opere, scultoree e architettoniche, come le statue della Sagrestia Nuova di S.Lorenzo, oppure lo scalone d'accesso alla Biblioteca Laurenziana. Gli anni successivi al 1534, quando ormai si affaccia sulla scena artistica il più tormentato Manierismo, sono quelli del Giudizio Universale, della Cupola di S.Pietro, della Cappella Paolina e della direzione della fabbrica di S.Pietro.
Video su Michelangelo:
http://www.ovo.com/michelangelo-buonarroti/
Qui il documentario di Superquark (un po' lungo) sull'artista:
https://www.youtube.com/watch?v=JOUTZjTfGZ8
Questo è un buon documentario più breve:
https://www.youtube.com/watch?v=bpFme90CGFE
La Biblioteca Laurenziana
Infine, un bel documentario in cui viene spiegata la "statua più bella del mondo", il David.
https://www.youtube.com/watch?v=nKLKAX3UwMg
Botticelli (1445-1510)
Concludiamo la nostra passeggiata a Firenze con un ultimo grande artista, Sandro Filipepi, detto Botticelli, che visse la drammatica fase del passaggio dalla signoria medicea alla Repubblica di Savonarola nel 1494. Cacciato Piero de'Medici, infatti, restaurata la Repubblica, quest'ultima subì una forte influenza da parte del frate domenicano ferrarese, che cercò di tornare ai valori della respublica medievale e faceva organizzare i famosi "roghi delle vanità", su cui venivano bruciati oggetti di lusso, ma anche opere d'arte (era decisamente "anti-rinascimentale").
In effetti, l'opera di Botticelli risente prima, sotto Lorenzo il Magnifico, dell'atmosfera dell'Accademia Platonica di Marsilio Ficino, ai cui valori filosofici sono ispirate le magnifiche pitture della Primavera e della Nascita di Venere; la seconda parte dell'opera di Botticelli pare invece ritornare al gusto tardo-gotico e risente molto della religiosità savonaroliana.
Botticelli fu allievo di Filippo Lippi e Andrea del Verrocchio; nella prima fase della sua opera dipinse numerose, dolcissime Madonne; la successiva adesione al Neoplatonismo di Marsilio Ficino, gli fece scoprire le meditazioni sull'amore e lo spirito, sulla bellezza e la Venere celeste, simbolo dell'amore spirituale, temi che Botticelli rese in un senso più contemplativo che i suoi contemporanei. Godette poi del mecenatismo dei Medici (tanto che, dopo la congiura de' Pazzi, ritrasse più volte il defunto Giuliano), quindi, negli anni '80, fu a Roma, dove partecipò alla decorazione della parte inferiore della Cappella Sistina. Tornato poi a Firenze, realizzò i suoi capolavori, la Primavera (1482), la Nascita di Venere (1485) e, per un cassone matrimoniale, la celebre serie di Nastagio degli Onesti, desunta da Boccaccio (1483). Nella sua ultima fase dominano i soggetti religiosi e le figure appaiono sempre più longilinee ed eteree. Tipica di questo periodo, quasi medievale per il ritorno a una visione priva di prospettiva, è la Natività mistica, del 1501.
Madonna del Magnificat
Video sulla vita di Botticelli:
https://www.youtube.com/watch?v=U58l_t9tkDk
Sulla Primavera:
https://www.youtube.com/watch?v=XPEcF34udCo (breve)
https://www.youtube.com/watch?v=6E1T-XPC15o
https://www.youtube.com/watch?v=HApcqcmfxNM
Sulla Nascita di Venere:
https://www.youtube.com/watch?v=HBFRGGiOpCA
Natività mistica
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