lunedì 25 aprile 2016

Zona d'ombra - Concussion (P.Landesman, 2015)


Zona d'ombra
 
Alcune immagini di repertorio su partite di football americano, una musica tesa, efficace, e un campione di football che, col linguaggio tipico del coach, parla della propria esperienza di vita a una platea entusiasta, con lo stile "eroico" , tipico dei film statunitensi sulle grandi imprese sportive; poi, alcune sequenze dopo, troviamo lo stesso campione, Mike Webster, in uno stato pietoso, irriconoscibile, che sniffa colla sul sedile posteriore di un'automobile in  una discarica. Così inizia Zona d'ombra, il nuovo film di argomento medico-sportivo uscito negli USA a dicembre, ma qui da noi qualche giorno fa.
 
 
 
Il regista è Peter Landesman, ancora poco noto, ma straordinariamente attivo in più ambiti, dal giornalismo alla pittura alle sceneggiature; il produttore è però Ridley Scott, che deve avere percepito il forte potenziale della storia. Il titolo italiano non rende quello originale inglese, Concussion, che si riferisce ai molteplici traumi cranici sofferti dai giocatori di football americano. La vicenda, infatti, basata su fatti veramente accaduti, racconta della scoperta della CTE, Encefalopatia Traumatica Cronica, e del suo scopritore, il dott.Bennet Omalu, nigeriano, ora naturalizzato statunitense e professore all'Università della California, Davis. Il dott.Omalu, interpretato da Will Smith, è il patologo forense che conduce l'autopsia di Mike Webster, morto a 50 anni, e che, insospettito dal suo precoce stato di demenza, decide di condurre dei costosi studi a spese proprie. Infatti: nonostante che la TAC non riveli nulla di anormale nel cervello di Webster, le analisi indicano una quantità anormale di proteina tau, la stessa che si accumula nel cervello dei malati di Alzheimer e che ne blocca il funzionamento.
 
Il dott.Omalu continua a studiare e a condurre autopsie, quindi, in collaborazione con altri neuropatologi, pubblica articoli scientifici: tuttavia, la NFL (National Football League) non tarda a individuare nei suoi studi un pericolo colossale per il football in genere e per il suo giro d'affari di milioni di dollari in particolare, per cui inizia a boicottarlo. Calunnie, insulti, minacce, guai con l'FBI...Ma poco per volta la verità si fa strada. Il film si avvale di un'interpretazione, insolita, perché drammatica, ma azzeccata, di Will Smith nei panni del protagonista; al suo fianco, Alec Baldwin, che interpreta con classe il dott.Julian Bailes, che collaborò con il dott.Omalu. Io ho amato molto anche la breve interpretazione di David Morse nel ruolo di Mike Webster.

 
                                                    
                                                        Il vero dott. Bennet Omalu

Il film non è particolarmente originale: recupera infatti la consueta storia di "titanismo" americano, in cui il singolo si erge contro il sistema corrotto. Eppure, manca di enfasi ed appare genuino, molto vero. La camera indugia sui volti in riprese di dettaglio o primissimi piani, conseguendo così effetti di grande intensità: la colonna sonora, opera di J.Newton Howard (quello che ha firmato la colonna sonora di Pretty woman, per intenderci) coopera con maestria a conferire tensione alla narrazione. La sceneggiatura ha un'impostazione classica, in progressione, ma ben strutturata; l'inserto di immagini di repertorio sottolinea l'effetto realistico e di verità dell'insieme. A mio avviso il film è ben fatto e importante, soprattutto per il messaggio che convoglia.
 
Quello che mi ha colpito di più è infatti la presenza in esso di profondi spunti di riflessione. Nelle inquadrature spunta spesso un'immagine discreta: il Crocefisso, o anche la Bibbia. Lo stesso dott.Omalu, cattolico praticante (all'inizio della pellicola, viene inquadrato la domenica a Messa nella sua parrocchia), accenna non di rado a Dio nei suoi discorsi e chiarisce come la fede costituisca per lui una fonte di motivazione profonda. In tal senso, la pellicola parla di fede in modo genuino, molto di più di altri film direttamente dedicati al soggetto. In parallelo, egli dichiara la propria convinta adesione alla verità scientifica: per tutta la storia, il dott.Omalu lotta perché questa verità venga a galla, salvando la vita di molte persone. E' magnifico osservare come queste due verità, di livello diverso, si intersecano e sostengono a vicenda. Il dott.Omalu rimane una figura bella e vera; la storia evidenzia come un Africano, un Nigeriano, viene a ricordare agli Statunitensi i valori in cui dovrebbero credere, soprattutto, come dare il meglio di se stessi, oppure l'importanza della famiglia, scienza, fede.


                                                                     Omalu e Bailes

Un interrogativo esplicito serpeggia allora per tutto il film: gli Stati Uniti si vantano di essere un paese dalle radici cristiane, ma che cosa hanno fatto di queste radici? In particolare, che cosa è diventata la domenica? Per chi guarda il film tenendo presente la cultura religiosa USA, non può non venire in mente il terzo comandamento: "Ricordati di santificare le feste". "Santificare la festa" non significa soltanto poggiare il culo sui banchi di una chiesa (specie se lo si fa senza capirne il motivo), ma, soprattutto, riconoscere che, come esseri umani, abbiamo dei limiti e dedicare il giorno festivo al riposo e allo spirito, di cui abbiamo bisogno. Invece, chiarisce il film a chiare lettere, negli USA la domenica è diventata il giorno in cui si mette in moto non solo uno sport, quale il football, ma, a scapito di questo, una impressionante macchina per macinare milioni di dollari (quando una partita deve essere spostata dalla domenica al martedì, ricorda Alec Baldwin, la NFL si vanta di essere più forte persino del Padreterno): e questo, senza curarsi della salute degli stessi giocatori, che poi muoiono a frotte di demenza precoce, si suicidano o si rovinano la vita. Gli esseri umani sacrificati al dio denaro: è un'idolatria che annienta le persone; e non possono non venire in mente scandali analoghi avvenuti in altri sport, come l'onnipresenza del doping nel ciclismo o le migliaia di illeciti nel calcio, avvenuti sempre per soldi. Che cosa stiamo facendo del nostro mondo e del nostro sport? La fede, i comandamenti, la scienza, la cultura ci indicano a livelli diversi, ma in modo convergente, dei limiti da non oltrepassare: oltre quei limiti c'è il baratro, perché l'uomo si trasforma in un carnefice per l'uomo.

                                                      Il dott.Julian Bailes

                             
 
Appendice
 
Zona d'ombra è basato su di una storia vera, quella della scoperta della CTE (Encefalopatia Traumatica Cronica) nei giocatori di football: essa può manifestarsi però anche in giocatori di altri sport "agitati" (rugby, hockey) o in veterani di guerra che abbiano ricevuto molti colpi al capo. I personaggi menzionati nel film sono tutti persone vere, interpretati, tra l'altro, da attori molto somiglianti. Il dott.Bennet Omalu, nigeriano, è reale: qui trovate il suo curriculum vitae, che è lungo una sessantina di pagine: http://www.ucdmc.ucdavis.edu/pathology/our_team/faculty/OmaluB.html.
 
E' reale il neurochirurgo dott.Julian Bailes, che lavora con il dott.Omalu: http://www.concussiontreatment.com/julian_bailes.html
il patologo forense, di fama internazionale, Cyril Wecht, mentore di B.Omalu, che è stato, per esempio, consulente anche nelle autopsie di John e Bob Kennedy:
https://en.wikipedia.org/wiki/Cyril_Wecht 
 
così come il neurochirurgo dott.Joseph Maroon, la cui posizione è tormentata nel film:
https://en.wikipedia.org/wiki/Joseph_Maroon
Cfr. anche The real doctors behind the movie Concussion speak out,
http://www.cbsnews.com/news/concussion-movie-doctors-speak-out-nfl-cte/
 
Il film è basato sull'articolo Game brain, di J.M.Laskas, in GQ, che trovate qui: http://www.gq.com/story/nfl-players-brain-dementia-study-memory-concussions
Nell'articolo trovate le foto sia del dott.Omalu che del dott.Bailes.
 
I giocatori di football che compaiono nel film erano persone vere e sono morti esattamente come riferito (Mike Webster di attacco di cuore, Terry Long per avere bevuto dell'antigelo, Justin Strzelczyk in un incidente mentre correva sull'autostrada contromano, Dave Duerson si è suicidato ecc.):
Mike Webster: https://en.wikipedia.org/wiki/Mike_Webster
Terry Long: https://en.wikipedia.org/wiki/Terry_Long_(American_football)
Justin Strzelczyk: https://en.wikipedia.org/wiki/Justin_Strzelczyk
Andre Waters: https://en.wikipedia.org/wiki/Andre_Waters
Dave Duerson: https://en.wikipedia.org/wiki/Dave_Duerson
 
Oggi il dott.Omalu è a capo di una fondazione che studia la CTE:
http://bennetomalufoundation.org/about-the-foundation/
 
Ridley Scott, Peter Landesman, Giannina Scott, Jeanne Marie Laskas, cioè produttori e regista del film, nonché la giornalista dell'articolo Game Brain, fanno parte del consiglio di amministrazione della fondazione.

 

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